Quotidiano |

Pettenò lancia l'allarme in Regione: inquinanti cancerogeni nelle falde vicentine

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 5 Novembre 2013 alle 11:32 | 0 commenti

ArticleImage

Pietrangelo Pettenò, consigliere regionale Federazione Sinistra Veneta - Con una interrogazione alla Giunta veneta Pietrangelo Pettenò chiede l’intervento di Arpav per monitorare le falde acquifere del Veneto, e in particolare del Vicentino, per attivare da subito un piano di bonifica prima che la situazione diventi irrecuperabile.

Pettenò aveva già dato l’allarme nel luglio scorso denunciando  l’inquinamento di alcuni corsi d’acqua vicentini causato dagli scarichi della ditta Miteni spa di Trissino, risultati a forte concentrazione di perfluorati alchilici, sostanza altamente inquinante. “Negli Stati Uniti – avverte Pettenò - i perfluorati alchilici sono inseriti nella lista delle sostanze cancerogene per animali e uomini, sono inclusi nella lista degli inquinanti ambientali persistenti della Convenzione di Stoccolma, assieme alla diossina, al Ddt e ad altre sostanze che dovrebbero essere eliminate immediatamente dall’ambiente”. “Chiedo al governo veneto, quindi – prosegue Pettenò - quali azioni intende intraprendere in via precauzionale nei confronti della società Miteni, e dell’assetto proprietario pregresso e attuale dell’azienda, e di altri possibili responsabili dell’inquinamento, affinché venga rimossa la causa e si proceda alla bonifica in base al principio dettato dalle norme europee secondo cui chi inquina paga”. Nell’interrogazione l’esponente della Sinistra veneta sollecita inoltre la diffusione, in modo completo e trasparente, dei dati del monitoraggio su qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo, in modo che sia possibile verificare la correlazione tra i casi di linfomi e leucemie con l’inquinamento atmosferico e da falda per le varie fasce d’età della popolazione.

 

Di seguito l'interrogazione integrale presentata il 4 novembre 2013 dal cons. Pettenò.

Premesso che:

il Veneto è una regione ricca d’acqua dolce ma che rischia di diventare incredibilmente povera di acqua potabile a causa dei sempre più frequenti casi di inquinamento delle falde acquifere che si riscontrano nel territorio;

nello scorso luglio lo scrivente denunciava, con interrogazione a risposta scritta n. 134, il caso dell’inquinamento di alcuni corsi d’acqua del Vicentino dalla sostanza chimica PFOA (perfluorati alchilici);

in quella sede si citava la relazione dell’ARPAV di Vicenza nella quale veniva evidenziato che la fonte dell’inquinamento proveniva dagli scarichi della ditta Miteni S.p.A. di Trissino che hanno concentrazioni rilevanti dell’inquinante PFOA;

dato che:

sembra che l'acqua dell’Agno-Chiampo sia stata minata nella sua purezza da tali agenti inquinanti che si sono mescolati all’acqua di falda grazie alla forte e selvaggia industrializzazione della zona;

negli Stati Uniti, i perfluorati alchilici sono inseriti nella lista delle sostanze cancerogene per animali e uomini, sono incluse nella lista dei Pop (inquinanti ambientali persistenti) della Convenzione di Stoccolma assieme alla diossina, al Ddt e ad altre sostanze che dovrebbero essere eliminate immediatamente dall’ambiente;

preoccupato:

per la situazione estremamente preoccupante della qualità delle falde acquifere in Veneto;

ritenuto che:

la salute dei cittadini debba essere tutelata e le aziende responsabili di un tale inquinamento debbano pagare la relativa bonifica, in quanto la collettività che già sopporta le conseguenze non può sobbarcarsene i costi;

ciò premesso il sottoscritto consigliere chiede alla Giunta regionale:

di intervenire, anche attraverso ARPAV, affinché si provveda a monitorare le falde acquifere del Veneto, attivando fin da subito un piano per la bonifica dei siti inquinati prima che la situazione diventi irrecuperabile, predisponendo un monitoraggio continuo delle acque;

che i dati di tale inquinamento, una volta raccolti, siano diffusi in modo trasparente e completo, verificando la correlazione tra i casi di linfomi e leucemie con l’inquinamento atmosferico e da falda per le varie fasce d’età della popolazione;

quali azioni intende intraprendere in via precauzionale nei confronti della società Miteni S.p.A. -e dell’assetto proprietario pregresso e attuale dell’azienda-, e di altri possibili responsabili dell’inquinamento, affinché questo venga eliminato e si proceda alla bonifica in base al principio dettato dalle norme europee secondo cui chi inquina paga.

 

Leggi tutti gli articoli su: Pietrangelo Pettenò, inquinamento acqua

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network