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Petrone punta Forlì. Mercato, nessun botto finale

Di Marco Polo Venerdi 31 Gennaio 2014 alle 21:55 | 0 commenti

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Il Bassano si prepara a calare a Forlì con la volontà di non rallentare la corsa. Dopo aver messo in cascina, nelle prime quattro giornate, gli stessi punti del girone d’andata, i giallorossi scenderanno nel campo di un’altra formazione con l’acqua alla gola e per questo più agguerrita (e rinforzata nel mercato di riparazione) che mai. Mancherà Berrettoni e Petrone studia le contromosse, in pole per sostituirlo c’è Furlan ma non va trascurata l’ipotesi Pietribiasi. Nel frattempo Werner Seeber, dopo i ripetuti no del Castiglione per il ritorno a Bassano di Munarini, non volendo comprare tanto per comprare, visto anche il budget praticamente nullo, ha mollato la presa. Il mercato si chiude dunque con gli innesti di un difensore, Scrosta, e di un centrocampista, scambio Arati-Fondi.

L’unica volta senza Emanuele Berrettoni dall’inizio finì in trionfo. L’avversario per giunta era una grande squadra come l’Alessandria, Furlan vestì per la prima volta i panni della seconda punta, Maistrello sbloccò il match e il sigillo finale (il gol del 4 a 1 poi terminò 4 a 2) lo appose il numero 10, subentrato nella ripresa. A suo tempo Petrone giustificò la scelta con le caratteristiche della retroguardia a 3 della formazione grigia. Stavolta potrebbe ripresentarsi la stessa situazione ma non è da escludere che ad affiancare Maistrello in prima linea ci vada Stefano Pietribiasi. Il Condor ormai è pronto, gli spezzoni con Spal e Cuneo ne hanno tonificato la muscolatura e, guarda caso, la retroguardia forlivese soffre il pressing sul proprio portatore di palla, una delle caratteristiche più importanti di Pietribiasi. Inoltre le consistenti piogge di questi giorni, esattamente come quindici giorni fa a Ferrara, rendendo il campo particolarmente pesante, ostacoleranno non poco una fluente circolazione rasoterra del pallone e quindi il ricorso alle palle inattive e al pallone alto, traversone in area o in verticale di scarico, potrebbero rappresentare la soluzione principe per violare la porta biancorossa. L’alternativa è inserire chi tra Cortesi e Guccione sta meglio fisicamente, entrambi sono reduci da guai fisici. Per il resto la formazione è praticamente fatta, al netto di fatti ad oggi imprevedibili. 

 

Parla il coach. Petrone parla delle risposte caratteriali del suo Bassano: «Partite come quella di domenica col Cuneo che ci temprano sempre di più. Superare certi ostacoli fa solo bene al carattere e alla convinzione dei giocatori. Sempre di più sanno che non ci sono difficoltà che sono insormontabili quindi bene così». A Forlì mancherà Berrettoni: «Emanuele è effettivamente l’unico insostituibile, sia come leader che come caratteristiche tecniche. Nessuno può sostituirlo assolvendo in toto i suoi compiti. D’altra parte però abbiamo tanti giocatori bravi, chiunque venga individuato per sostituirlo sono certo che farà bene come è successo a Furlan nella gara contro l’Alessandria». Un altro giocatore che si è rivelato prezioso nell’ultimo confronto casalingo è stato Stevanin. Il terzino, che a Ferrara è subentrato a Maran ad inizio ripresa, si è subito imposto con personalità traendone un tale impatto sul match che tutta la squadra è sembrata trasformarsi in meglio non appena ha messo piede in campo. Sovrapposizioni continue, attacco dello spazio senza pallone e cross che hanno fruttato anche diversi calci d’angolo (sugli sviluppi di uno dei quali Maistrello ha piazzato una zampata vincente non però vista dall’arbitro): «Sono contento di come si è proposto in partita – spiega Petrone – non a caso ho optato per mandarlo in campo. Con Semenzato riportato a destra abbiamo dato ampiezza ai nostri attacchi (curiosamente sulla corsia mancina giocano due destri Semenzato e  Iocolano ndr) e l’impressione è che il gol potesse venire da un momento all’altro». Se il direttore di gara e il primo assistente avessero valutato correttamente, Maistrello avrebbe fatto l’ennesimo gol del suo sorprendente campionato: «Per Tommy il problema è che si è messo a fare il suo gioco, quello che serve alla squadra, solo dopo il cazziatone ricevuto nell’intervallo. Lui deve capire che deve iniziare a prepararsi mentalmente prima degli altri perché ha bisogno di più tempo. Quando lo capirà avremmo tra le mani un bel centravanti».

 

Tommy Maistrello, primo in classifica. La Lega Pro e La Gazzetta dello Sport istituiscono anche per questa stagione due premi per il miglior giovane e per il miglior marcatore giovane: il primo è intitolato a Mario Cestani, ex presidente di Lega, il secondo a Mario Laudano, ex giornalista della rosea. Il miglior giovane (dal 1993 in poi) viene scelto in base alle medie voto Gazzetta, mentre il miglior marcatore giovane è quello che segnerà più gol tra quelli nati dal 1993 in poi. Le classifiche complete vengono pubblicate ogni settimana sui siti lega-pro.com e gazzetta.it. Ecco le due graduatorie.

Premio Laudano. Da notare che Maistrello (Seconda Divisione) ha siglato 7 reti in 903’ossia una rete ogni partita e mezza circa mentre Marsura, un anno più giovane, sempre 7 reti ma con una media poco superiore al gol ogni due partite. Non rientra in classifica ma ricordiamo Luca Munarini, classe ’93 in comproprietà tra Bassano e Castiglione, con i suoi 2 gol senza essere titolare. Da notare un errore che si ripete in entrambe le classifiche: Scapini della Virtusvecomp è un classe 1983, e non 1993 come erroneamente riportato, quindi non deve venir preso in considerazione.

7 gol: Tommaso Maistrello (1993, Bassano, 903’) e Davide Marsura (1994, Feralpi Salò, 1.341’);

6 gol:  Lanini (1994, Prato, 1.024’) e Vita (1993, Monza, 1.536’);

5 gol:  De Respinis (1993, Mantova, 749’), Scapini (1993, Virtus Verona, 1.453’) e Scaccabarozzi (1994, Renate, 1.881’);

4 gol: Canotto (1994, Sorrento,944’), Galuppini (1993, Lumezzane, 1.207’) e De Silvestro (1993, Reggiana, 1.250’); 7 3 gol: Pescatore (1994, Carrarese, 454’), Ekuban (1994, Lumezzane, 534’), Candido (1993, Monza, 943’), Longo (1994, Ischia, 949’), Altobelli (1993, Frosinone, 1120’), Frediani (1994, Aquila, 1467’) e Valagussa (1993, Monza, 1.624).

 

Premio Cestani. In questa seconda classifica non rientra alcun giallorosso ma diversi avversari della formazione veneta. Scaccabarozzi (autore del gol del pareggio del Renate) ha impressionato per qualità e personalità, Vita è un attaccante esterno che già lo scorso anno era titolare nel Monza di Gasbarroni, Lazzari della Spal è un giocatore di fascia fortissimo nell’uno contro uno e che può ricordare un certo Federico Furlan, Anacoura del Cuneo è un portiere che avrà un sicuro avvenire che già nella gara d’andata ha sfoderato interventi da categoria superiore.

1 Jacopo Scaccabarozzi (1994, Renate, 1.881’) media voto 6,57;

2 Marsura (1994, Feralpi Salò, 1.341’) 6,5;

3 Vita (1993, Monza, 1.536’) 6,45;

4 Fabris (1993, Feralpi Salò, 1.394’) 6,43;

5 Lazzari(1993, Spal, 1.367’) 6,42;

6 Melgrati (1994, Como, 1.620’) 6,28;

7 Anacoura (1994,Cuneo, 1.890’) 6,25;

8 Esposito (1994, Perugia, 898’) 6,23;

9 Serraiocco (1993, Teramo, 1647’),

10 Tantardini (1993, FeralpiSalò, 1348’) e Lanini (1994, Prato, 1024’) 6,21;

11 Bacci (1995, Tuttocuoio, 1890’) e Scapini (1993, Virtus Verona, 1453’) 6,19;

12 Agazzi (1993, Savona, 1570’) e Provedel (1994, Pisa, 1260’) 6,18.

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