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Il girone A del campionato di seconda Divisione parla giallorosso. Il Bassano di Mario Petrone ha dapprima sgretolato le paure suscitate dal campionato delle nove retrocessioni e poi ha impresso una marcia alla quale nessun avversario ha saputo adeguare il proprio ritmo per più di qualche mese consecutivo. È il caso del Santarcangelo che ha avuto l’ardire di contendere la vetta al sodalizio bassanese nel girone d’andata, salvo poi vincere solo la prima partita del girone di ritorno.

Anche Spal, Monza e Alessandria, superati i rispettivi momenti di assestamento, parevano in grado di mantenere, se non ridurre, il distacco parziale con il Soccer Team. Ed invece nelle ultime quattro partite, complice qualche risultato imprevedibile (Monza sconfitto in casa dal Cuneo, Spal battuta a Porto Tolle, Alessandria superata due turni or sono in casa dal Renate) il Bassano ha dato lo strappo, forse decisivo, in ogni caso rassicurante, per assicurarsi la pole position nella corsa alla vittoria del campionato. Ma non basta, Petrone, che finalmente ha avuto una mezza conferma che il suo non sarà un lavoro destinato ad esplodere come un meraviglioso fuoco d’artificio, ha ancora del lavoro da fare per far fare ai suoi un altro decisivo passo in avanti in ottica serie C unica.

Rendimento in trasferta. Potrebbe anche non essere decisivo per portarsi a casa un titolo atteso nove anni. Tuttavia elevare il rendimento lontano dal Mercante è il progetto più intrigante al quale il tecnico giallorosso e il suo staff dovranno lavorare. Allo strapotere bassanese nello stadio cittadino fa da contraltare un rendimento buono fuori casa, rendimento anche condizionato da una serie di episodi sfortunati (le espulsioni di Porto Tolle, Forlì e Legnago, il rigore fallito a Cuneo, le squalifiche in sequenza a Ferrara, le bizzarre scelte arbitrali di Mantova). In ogni caso gli ultimi due mesi di campionato saranno un bel test perché il calendario prevede per il Soccer Team cinque trasferte davvero toste: Alessandria, Pergolettese, Monza, Torres e Santarcangelo. Tutte sfide arricchite nel loro fascino da un contesto stadio/blasone o dalla forza dell'avversario che impediranno cali di tensione. «Io credo che in questa serie di risultati abbia inciso maggiormente l’atteggiamento dell’avversario – spiega Petrone –. Noi siamo una squadra che ama gli spazi e notoriamente gli spazi si trovano quando contro squadre che scendono in campo per fare la partita e non per chiudersi e basta». L’Alessandria deve rinunciare agli squalificati Cavalli e Sirri ma il tecnico giallorosso non si fa incantare: «I grigi hanno un organico tale da poter sopperire a molte assenze, anche contemporanee. Il Moccagatta è uno stadio in cui è bello andarci a giocare ma nel contempo è un campo molto difficile, solo il Renate quest’anno è riuscito a farci bottino pieno. Ai ragazzi chiedo prima di tutto la prestazione». Gli stimoli non mancheranno ai giallorossi. Oltre a sfidare uno dei top team del torneo in casa sua, in casa bassanese c’è un’insaziabile fame di vincere il primo campionato nella sua storia nel calcio professionistico: «Siamo molto soddisfatti di aver ricevuto certi complimenti dalla nostra proprietà. A dir la verità l’obiettivo per il quale siamo partiti in luglio lo abbiamo già raggiunto, non c’è l’aritmetica ma siamo salvi. Adesso però siamo concentratissimi, non vogliamo farci sfuggire la vittoria del campionato. Non ci faremo distrarre da nient’altro».

Foto Roberto Bosca