Petrone invoca chiarezza. La squadra attende news certe sul futuro
Lunedi 10 Marzo 2014 alle 19:12 | 2 commenti
Mario Petrone è voluto tornare sulla partita del suo Bassano ad Alessandria. La sconfitta, condizionata dall’errore di un singolo sul gol del 2 a 1, subito peraltro rincuorato dal resto del gruppo, non cambia di molto la classifica giallorossa (la Spal ha infatti ridotto da 10 a 9 i punti di distacco). Tuttavia il tecnico vuole sottolineare come l’approccio mentale e la concentrazione abbiano un peso spesso determinante. E il grosso vantaggio accumulato, oltre alla certezza di aver centrato la promozione, possano produrre qualche tossina da appagamento. Anche la proprietà deve fare la sua parte.
La necessaria premessa è che al Moccagatta la sconfitta è maturata per episodi che prescindono lo sviluppo delle faccende societarie: «Purtroppo il gol partita è stato un infortunio del nostro portiere ma già al fischio finale tutto il gruppo si è stretto attorno al nostro numero 1, il gruppo è fondamentale nel far dimenticare l’errore del singolo. Sono comunque soddisfatto della prima parte di partita, poi siamo calati perché abbiamo dovuto far fronte a delle difficoltà fisiche inaspettate, non so se si tratta di un fattore emotivo o invece, più banalmente, sia il primo caldo la causa. Sono comunque situazioni che nel calcio possono capitare. Ricordiamo che oltre il 40% dei ragazzi negli anni passati hanno giocato pochissimo. Con il Bra in casa è necessario agguantare un pronto riscatto». Per l’allenatore è fondamentale non rimanere a piangere sul latte versato, anche perché il suo Bassano è ancora la miglior formazione del torneo: «Siamo stati bravi a ridare entusiasmo ad una proprietà che negli anni ha dato tanto e sta dando ancora tanto al calcio in Lega Pro. Lavoriamo per ottenere risultati sempre più importanti grazie ad un gruppo meraviglioso che mi segue in tutto e per tutto. La sconfitta non modifica più di tanto il vantaggio sulle inseguitrici, siamo consci delle nostre possibilità ». La situazione è comunque in divenire. Le parole pronunciate da Renzo e Stefano Rosso hanno rassicurato l’ambiente e sono state accolte con enorme piacere all’interno della squadra. Però senza un segnale concreto, in parole povere dare il via alla programmazione del prossimo torneo, la barca potrebbe iniziare a traballare. Lo si capisce quando Petrone, interrogato dai cronisti, parla di possibili cali di tensione in questo finale di stagione: «Fin dall’inizio stiamo lavorando tantissima su testa e mentalità . E dobbiamo continuare a farlo sotto altri aspetti perché con 8, 9 o 10 punti di vantaggio sulla seconda a sette gare dal termine, sapendo anche che l’obiettivo primario è già stato abbondantemente raggiunto, è possibile che qualcuno possa avere un fisiologico calo di concentrazione. Quindi bisogna lavorare dall’esterno, cercando di dare altri tipi di motivazioni. Aspettiamo ovviamente anche un segnale da parte della proprietà che ci venga a dire se c’è l’intenzione di portare avanti o meno un progetto e su che basi. La società è al corrente di tale situazione e noi sappiamo perfettamente che la proprietà è molto indaffarata nel lavoro e che quindi per loro è oggettivamente difficile. Andiamo avanti vivendo la quotidianità come abbiamo fatto finora». Come a dire, cercando di non farsi distrarre da vicissitudini extra-calcistiche visto che sugli artefici del miracolo giallorosso si fanno sempre più minacciosi gli occhi di numerose formazioni di categoria superiore.
Berrettoni commenta la partita con l'Alessandria.Â
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 Foto e riprese di Claudia CasarottoÂ
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Con quello che gli ha passato la proprietà ha fatto un campionato strepitoso.
Con 3-4 giocatori questa squadra lotta per la serie B.
Costruirla ora costerebbe poco.
Poi non stiamo a rammaricarci se il miglior tecnico visto a Bassano da sempre se ne va via.