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La prossima Seconda Divisione sarà una battaglia che non farà feriti. Su questo concetto si sono già spesi fiumi d’inchiostro che hanno fugato ogni dubbio, se ma ce ne fossero stati. Si è parlato di questo e molto altro alla trasmissione Chiaramente Calcio a cura di VicenzaPiùTv in onda sul canale 193 del digitale terrestre SporTelevision (replica alle ore 23:00 - http://www.sportelevision.it/).

Curiose a questo proposito le dichiarazioni del tecnico del Real Vicenza, l’esplosivo Mario Vittadello: «Io sono per la meritocrazia, questa menata dei giovani da schierare per forza non la condivido per niente. Inoltre sono convinto che tutti quelli che ora si son tuffati sui giovani per incassare i contributi della Lega, più avanti qualora dovessero trovarsi in difficoltà, rischiando di precipitare tra i dilettanti, son sicuro ricorreranno a gente più esperta». Nell’attesa di capire se l’ex allenatore della Clodiense (Chioggia) ha o meno il dono della preveggenza, in casa Soccer Team si preparano a tutto. E gli ultimi innesti potranno servire a Petrone anche a cambiar pelle alla sua creatura.

Bassano Camaleontico. Il tecnico campano non vuole sorprese. Il suo dev’essere un Bassano battagliero, con delle idee di gioco chiare, con precisi concetti da sviluppare sul rettangolo verde. Ma, qualora la situazione lo richieda, i suoi ragazzi devono saper soffrire e resistere. Inoltre deve essere capace di adattarsi ai punti deboli degli avversari. C’è poco da essere schizzinosi, ci sarà sicuramente un momento nell’arco del campionato in cui la palla non vorrà entrare e gli avversari arrivano al gol alla prima opportunità. In quel momento potrà essere utile passare alla difesa a 3, con Semenzato e Stevanin a percorrere tutta la fascia, e irrobustendo il cerchio di centrocampo con tre mediani, conferendo ai suoi un assetto più difensivo.

Chiaramente Calcio, il dibattito si fa interessante. Durante la trasmissione sono diversi i concetti interessanti espressi dal tecnico. Si parte dalla crescita dei giovani: «Dobbiamo dar loro il tempo di crescere. Spero lo facciano nel più breve tempo possibile. Prendiamo Marco Bortoli, quando è arrivato aveva ancora indosso i panni della Primavera del Milan. L’abbiamo filmato e abbiamo commentato insieme il  suo modo di affrontare il lavoro settimanale. Da quel momento ha cambiato ritmo ma deve crescere tanto, soprattutto in fase di non possesso. Berrettoni? Non c’entra nulla con questa categoria, non so se si senta più responsabilizzato che in passato ma posso dirvi che ha sposato appieno il progetto, esattamente come il sottoscritto».