Petrone gongola: «Bassano capolista da applausi»
Lunedi 17 Febbraio 2014 alle 20:48 | 1 commenti
Ci teneva particolarmente Mario Petrone. Dopo il successo di misura sulla Virtusvecomp, un 1 a 0 che non rende giustizia all’enorme produzione offensiva giallorossa, il tecnico tende a minimizzare e a focalizzare l’attenzione su una prestazione tonica e gagliarda e su tre punti che permettono al Bassano di staccare di sei punti la più immediata inseguitrice.
Che ci fosse della ruggine pregressa, almeno da parte bassanese, è stato notato da chi è attento ai particolari. Ad un certo punto del primo tempo, con il risultato sullo 0 a 0, Carlo Pelagatti è rimasto a terra dolorante in mezzo al campo. Non era certamente la classica simulazione atta ad interrompere una trama offensiva avversaria, i veronesi erano si in possesso palla ma grossomodo all’altezza del centrocampo. Un gesto di fari play sarebbe stato non solo opportuno ma doveroso. Ed invece Mazzetto ha continuato a giocare e Petrone, in piedi con una bottiglietta d’acqua in mano, ha rivolto un’occhiataccia tremenda alla panchina ospite. Con questi tre punti giustizia è fatta: «Ma no – si schernisce Petrone – la giustizia la si cerca nei tribunali non nei campi di calcio anche se, ad onor del vero, anche oggi Berrettoni è stato sottoposto ad un trattamento vergognoso e fortunatamente abbiamo avuto a che fare con una terna arbitrale di categoria superiore che ha saputo mettere un freno a certe cose estraendo fin da subito dei cartellini. In ogni caso contro la Virtusvecomp abbiamo avuto delle conferme. La prima è che se nella gara d’andata avessimo trovato un manto erboso come il nostro sicuramente non avremmo disputato la partita che abbiamo visto a Legnago. La seconda è che meritiamo assolutamente sia la posizione in classifica e sia tutto ciò di positivo che si dice di questa squadra. Non c’è dubbio, abbiamo strameritato di vincere, il portiere avversario è stato di gran lunga il migliore in campo. Un po’ mi scoccia che sia finita solo 1 a 0 con l’uomo in più perché chi esprime giudizi solo guardando il risultato o per sentito dire rischia di travisare quella che è stata la nostra partita. Ecco perché invito i bassanesi a venire allo stadio a vedere cosa stanno facendo questi ragazzi». Il concetto è chiarissimo se si pensa che Cenetti quasi mai in precedenza è stato titolare, Iocolano per anni è stato un oggetto misterioso e adesso sfolgora per qualità delle giocate e senso del gol, Furlan non è mai stato decisivo e quest’anno vince le partite da solo, Maistrello era il centravanti della Berretti con ben una manciata di presenze in serie C e dalla gara d’andata con il Bellaria è stato utilizzato ripagando a suon di reti be 8 insaccate in tutti i modi (destro, sinistro, testa, opportunismo, tap-in), Semenzato ora è l’uomo della provvidenza con i suoi 6 centri stagionali (per un difensore è un bottino pazzesco) ma in tutta la sua carriera aveva bollato una sola volta cambiando squadra ad ogni stagione, Bortoli non aveva completamente la fase difensiva, Zanella la scorsa stagione arrivava dalla serie D e comunque non era per nulla titolare. Il tutto ricordando che il parametro dell’età media è abbondantemente rispettato a dispetto di tante altre squadre che se ne sono infischiate investendo in giocatori affermati (pensiamo solo al Monza di Gasbarroni, Allegretti, Sinigaglia, Polenghi, Castelli).
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La partita. Disamina alcuni momenti chiave della vittoria sui veronesi il tecnico partenopeo: «Abbiamo effettuato un buon possesso palla, una buona circolazione. Siamo un po’ calati nel finale, Marco Bortoli subentrato a Matteo Arati non è riuscito a calarsi immediatamente nella parte e ci ha un po’ condizionato. Avendo corso e sciupato tantissimo poi è normale che possa subentrare un pizzico di preoccupazione nel poter subire un gol in mischia che potesse vanificare tutto. Alla fine ho dovuto inserire Zanella proprio per metterci una pezza, in realtà stavo pensando ad un altro tipo di sostituzione».
Foto Roberto Bosca - Riprese di Claudia CasarottoÂ
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Ma perchè non si arrivato 5 anni fa?
Ora saremmo in serie B.