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Perdita di aree agricole, No Valdastico Nord: ma le grandi opere vanno avanti

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 16 Ottobre 2013 alle 15:27 | 0 commenti

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Comitato No Valdastico Nord - È di questi giorni la pesante denuncia della Coldiretti dell'impressionante perdita di aree agricole in Veneto, soprattutto nel Vicentino, dove in dieci anni, dal 2000 al 2010, il territorio ha perso quasi 20 mila ettari sui 41 mila sciupati a livello regionale.

Il presidente provinciale della Coldiretti, Martino Cerantola, punta il dito verso l'espansione urbanistica, verso i progetti di sviluppo urbanistico sovracomunali a regia provinciale e regionale, verso i progetti di sviluppo dei Comuni delle cinture urbane, dichiarando ormai inaccettabili le deroghe che consentono il superamento delle soglie di superficie agricola utilizzata trasformabile.

“Tutto vero – dichiara Renzo Priante del comitato No Valdastico Nord – ed è sconcertante scoprire dagli ultimi due censimenti che il solo territorio vicentino abbia contribuito a metà dello spreco regionale. Ci si aspetterebbe ora una repentina inversione di marcia della politica territoriale veneta, il blocco immediato o una moratoria almeno sulle numerose grandi opere inutili in costruzione in Veneto e in provincia di Vicenza. Tant'è che lo stesso commissario provinciale, Attilio Schneck, dichiara che 'lo scempio è fatto, nessuno oggi può pensare di trasformare terreni agricoli' e che 'gli strumenti urbanistici oggi recepiscono il bisogno di tutela, dalla Regione a cascata, fino ai Comuni'. Ma allora – continua Priante - chiediamo al commissario provinciale Schneck, che è anche presidente della A4 Holding, società che controlla la società Serenissima, concessionaria del tratto autostradale Brescia-Padova, che ne dice del prolungamento dell'autostrada Valdastico Nord, che distrugge un milione di metri quadrati di superficie agricola in una valle stretta come quella dell'Astico? Che ne dice della realizzazione dei campi da golf a Sarcedo che comporterà la perdita di 650.000 metri quadrati di superficie agricola? Cosa ne dice dell'assurda progettazione della strada pedemontana veneta che sta devastando il suolo agricolo pedemontano per costruire un doppione su cui poi dovremo pure pagare un pedaggio, mentre fino ad oggi da Thiene a Bassano andavamo gratis? Sono le stesse domande che rivolgiamo al governatore del Veneto Luca Zaia – conclude Priante –, il quale dovrebbe fare una scelta: o continua a inaugurare superstrade, ospedali e digestori oppure approva una volta per tutte una vera legge di tutela del paesaggio con divieto di consumo di suolo agricolo. Le due cose sono in contraddizione tra loro”.


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