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Vade retro corrotti: il ravvedimento operoso di Alessandra Moretti, la "signora in rosso" del Pd

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 7 Giugno 2014 alle 00:21 | 0 commenti

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Dopo il voltafaccia iniziale a quel Pierluigi Bersani, da cui era stata scelta come portavoce "top", Alessandra Moretti è assurta recentemente di nuovo alle cronache parlamentari per la sua sia pur condivisibile battaglia per il "divorzio veloce", ma magari utile anche a risolvere "prima" certe mormorate situazioni familiari della "top model" del Pd.

La capolista del Pd alle europee nel nord est è, poi, tornata, da protagonista negativa, in tv su Piazza Pulita, anche per la discussa cena elettorale da noi rivelata e organizzata per lei dal presidente della Maltauro, Gianfranco Simonetto, in concomitanza proprio con l'arresto dell'ex ad aziendale Enrico Maltauro per le bustarelle made in Expo 2015.

Se la specialista in divorzi politici, e non solo, è stata eletta da 230.000 cittadini, evidentemente non preoccupati per certe coincidenze, magari proprio gli stessi che ora si scandalizzano per le manette scattate o richieste, tra gli altri, anche per Galan, Sartori, Chisso e Orsoni per i contributi elettorali ricevuti nell'ambito della Tangentopoli Veneta da imprenditori e supposti come illeciti dalla magistratura, ora è proprio l'eurodeputata a fare un passo che apprezziamo e che speriamo sia da... "ravvedimento operoso". Lo leggiamo su L'Espresso in edicola da venerdì 6 giugno in un articolo* a firma A. Mas. illustrato e reso accattivante da una delle solute, bellissime foto dell'ex vice sindaco di Vicenza, che predilige mise in rosso.

Ma, se si fa fatica a definirla la "signora rossa" di un Pd renziano al massimo rosèe (o in rosa), di sicuro la vicentina Alessandra merita la palma di "signora in rosso" del partito.

*"Parlamento Ue, vade retro corrotti", di A. Mas. da L'Espresson. 23

"Schieramento massiccio anti corruzione al Parlamento europeo. 382 neodeputati hanno aderito alla proposta, lanciata dalla campagna "Restarting the future" (e in Italia da Libera e Gruppo Abele), di costituire un intergruppo che si pone l'obiettivo di far approvare una normativa Ue a protezione di chi denuncia atti di corruzione, la costituzione di una Commissione d'inchiesta su riciclaggio e criminalità organizzata, nonché l'istituzione di una Giornata della memoria il 21 marzo di ogni anno (giorno in cui in Italia, dal 1996, si ricordano le vittime innocenti delle mafie). L'intergruppo vanta adesioni illustri: dal socialista Martin Schultz al leader di Syriza Alexis Tsipras, fino al verde José Bové. A guidare la pattuglia dei 22 neodeputati italiani anti corruzione (otto del Pd, cinque del M5S, uno della Lista Tsipras e uno di Forza Italia), le supervotate democratiche Simona Bonafè e Alessandra Moretti"...


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