"Parkin'Son": un incontro tra padre e figlio dalla vita alla scena

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 21 Novembre 2013 alle 16:26 | 0 commenti

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Teatro Astra - Un padre e un figlio. Sulla scena come nella vita. Un terapista di 64 anni senza una formazione di danza e un coreografo di 33 anni formatosi in Olanda: due generazioni a confronto. Due corpi, l’uno l’idea del futuro e l’altro quella del passato, si raccontano attraverso la danza. Così nasce “PARKIN’SON”, lo spettacolo scritto e diretto da Giulio D’Anna che venerdì 30 novembre (ore 21) andrà in scena al Teatro Astra di Vicenza per la stagione teatrale “SIAMO UMANI 13-14”.

Il progetto de La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile di Innovazione per il Comune di Vicenza con il sostegno di Ministero dei Beni Culturali, Regione del Veneto, Provincia di Vicenza, Circuito Teatrale Arteven e Askoll. 

Vincitore del Premio Equilibrio Roma 2011 per la nuova danza e del premio Autore emergente di Danza & Danza, lo spettacolo vede in scena il giovane coreografo insieme al padre Stefano con l’accompagnamento delle musiche originali di Maarten Bokslag. Giulio D’Anna racconta il suo rapporto col padre, mettendo in danza un album di eventi normali in cui s’intrecciano ricordi d’infanzia, attimi presenti e sogni futuri, gioie e drammi. Come usciti da una delle storie di “Vite di uomini non illustri” di Giuseppe Pontiggia, padre e figlio esplorano la loro relazione sul palco: eseguono movimenti speculari, si rincorrono, litigano, accennano a carezze, si abbracciano, si prendono per mano. Il giovane si aggroviglia al corpo dell’anziano, lo scala, lo alza, lo deposita. E viceversa. Il racconto di due storie, nelle quali il corpo del padre ha la lentezza e il contegno del passato, e quello del figlio la dinamicità e l’apertura del futuro. E in cui il Parkinson, che è entrato nella vita di papà Stefano, diventa fonte di inaspettate possibilità. Giulio D’Anna lavora tra Italia e Paesi Bassi. Inizia giovanissimo con il balletto per dedicarsi poi alla danza contemporanea e al teatro. “Uno dei miei primi ricordi da bambino è mio padre che guida in auto e canta Il mondo – spiega D’Anna. Il mio percorso mi ha spinto ad affrontare temi sociali ma il punto di partenza è sempre molto personale e trova la sua testimonianza sulle linee della pelle e sulle forme di due corpi legati dal sangue e dalla propria storia. La scelta di essere un autore teatrale però m’investe della responsabilità di articolare quello che scopro per me stesso a un pubblico. Cerco un impatto di pancia, corporeo, sia nel mio lavoro di ricerca che nella reazione degli spettatori”.  Al termine dello spettacolo, Giulio D’Anna incontrerà il pubblico. Il giorno precedente (ore 16.30) al Polo Giovani B55 condurrà invece un laboratorio con i partecipanti di “Fabbricateatro”, il corso di teatro curato da La Piccionaia.

Gli abbonamenti a 5 spettacoli a scelta libera (intero 55 euro, ridotto euro 45) e i biglietti (intero 13 euro, ridotto 11 euro, diritti di prevendita 1,50 euro) sono in vendita negli uffici del Teatro Astra con orario 9.30-13 e 15-18. Anche quest’anno torna la promozione per gruppi di min. 10 persone (10 euro) e per gli studenti delle scuole superiori (9 euro).

A partire dalle ore 20 è a disposizione del pubblico il parcheggio della Provincia di fronte al teatro. Data la capienza limitata, si consiglia di arrivare con anticipo. Prima e dopo lo spettacolo sarà attivo il punto di ristoro Equobar, con i suoi prodotti di caffetteria, pasticceria e snack equosolidali, biologici e a km zero.

(foto Cinzia Camela)

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