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Operaio morto in Acciaierie Venete, Studio 3A: assicurazione non riconosce danno morale ed esistenziale

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 28 Aprile 2014 alle 14:34 | 0 commenti

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Studio 3A - Acciaierie Venete spa: l'8 maggio 2013 muore operaio sul lavoro. La AIG Assicurazioni non riconosce danno morale ed esistenziale al figlio e alla moglie Il figlio lavora nell'acciaieria e ogni mattina passa davanti al luogo dell'incidente 28 Aprile Giornata mondiale delle vittime del lavoro. Diritto al lavoro, diritto alla Sicurezza Nel 2013 il bilancio delle morti bianche ammonta a 317 Il 28 aprile i lavoratori di tutto il pianeta saranno uniti dalla giornata mondiale in ricordo delle vittime del lavoro.

Un'iniziativa organizzata dall'Oil - Organizzazione Internazionale del Lavoro, che consente di sensibilizzare l'opinione pubblica, le istituzioni e le imprese al tema della sicurezza sul lavoro. Nel 2013 il bilancio delle vittime del lavoro ammonta a 317. Anche se nell'ultimo anno il decremento è stato pari al 9%, è necessaria una maggiore sensibilizzazione dei datori di lavoro per quanto riguarda la prevenzione. Studio 3A, società di infortunistica specializzata nel risarcimento danni, in questa giornata intende ricordare e far conoscere la storia di Matteo Canta, padre di famiglia e operaio di 56 anni, che l'8 maggio del 2013 presso lo stabilimento delle Acciaierie Venete spa di Sarezzo, provincia di Brescia, cade in una vasca di raffreddamento del reparto laminatoi. La caduta viene ricondotta alla mancata installazione di adeguati presidi di protezione, purtroppo le ustioni riportate sul 90% del corpo porteranno Matteo Canta al decesso dopo 10 lunghi giorni. Le cause e le responsabilità aziendali della caduta dell'operaio nella vasca sono ancora in corso di definitivo accertamento nel contesto di un procedimento penale presso il Tribunale di Brescia. La compagnia di assicurazione americana AIG spa, che copre in qualità di assicuratore del datore di lavoro la responsabilità civile delle Acciaierie Venete spa ha raggiunto un accordo con la madre e due fratelli del deceduto assistiti da Studio 3A, ma i problemi sono sorti quando la compagnia di assicurazione, ha iniziato a quantificare il risarcimento del danno anche in capo al figlio e alla moglie dell'operaio, anch'essi assistiti da Studio 3A.

"Non ci siamo limitati a richiedere alla AIG assicurazioni spa, il solo risarcimento del consueto e dovuto cosiddetto 'danno morale da lutto' - spiega Andrea Milanesi, Direttore Gestione Sinistri di Studio 3A - ma abbiamo richiesto il 'danno esistenziale', proprio per il caso particolare, infatti, il figlio della vittima lavora come operaio presso lo stesso stabilimento delle Acciaieria Venete spa, ed è costretto tutti i giorni per lavorare a passare davanti alla vasca di raffreddamento dove è morto il padre, vivendo un dramma quotidiano incalcolabile. La AIG spa non ha neanche liquidato il danno minimo dovuto al figlio, ossia il danno morale da lutto per la perdita del padre oltre, circostanza ancora più indecente, non avere erogato neanche un euro di risarcimento alla moglie dell'operaio morto".


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