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Operaestate Festival Veneto, Luca Scarlini e Alberto Mesirca sulle tracce di Carpaccio

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 28 Luglio 2013 alle 18:58 | 0 commenti

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Operaestate Festival Veneto - Martedì 30 luglio ore 21.20 nell'inedito scenario della terrazza di Palazzo Sturm, affacciata sul mitico ponte di Bassano, Luca Scarlini e il chitarrista Alberto Mesirca saranno i protagonisti del primo appuntamento del progetto “Ekfrasis: storie dell’arte”. La serata evento, presentata in prima nazionale, è inserita nel ricco cartellone di Operaestate 2013, il festival promosso dalla Città di Bassano del Grappa con la Regione del Veneto e le altre città palcoscenico, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Provincia di Vicenza e le aziende del Club Amici del Festival.

Dopo il grande successo dello sguardo offerto da Anagoor sulla pittrice Artemisia Gentileschi è la volta di Carpaccio con una fra le sue opere più emblematiche e misteriose: le “Cortigiane” ospitate al Museo Correr. Il titolo allude a una delle grandi industrie di Venezia, quella dei corpi e dei desideri, in una visione intima, familiare, il cui senso sfugge agli esegeti, dopo secoli di interrogazione dell’opera.

La narrazione musicale è affidata alla chitarra di Alberto Mesirca e allo splendido lavoro di recupero che il giovane ma già apprezzatissimo musicista, ha realizzato sull’opera di Francesco Da Milano e sui componimenti del manoscritto liutistico del 1565 conservato nel Duomo di Castelfranco Veneto.

Il nome è improprio, ma il mito è resistente. Carpaccio, maestro della narrazione pittorica, racconta nella sua opera un momento d’attesa. L’opera è la metà di un dittico, che nella parte superiore presenta una “caccia in laguna”. Le signore, forse erano nobili, ma l’appellativo di maliarde che piacque nell’Ottocento, venne loro da quei capelli alla moda, e quelle alte scarpe, con cui le signore sfuggivano al fango delle strade.

Vittore Scarpazza, primo artista veneziano a trovar le lodi ne “Le vite” del Vasari aveva tratto ispirazione dagli artisti di Fiandra per un’arte del racconto, portato al sommo grado dell’espressione. Gli animali che contornano le dame sono un codice figurato d’amore, una dichiarazione di fedeltà matrimoniale, una allusione a notti di piacere. Le letture si sovrappongono, come è ovvio per un artista la cui esistenza è affidata a scarni documenti, resta per tutti l’abbacinante maestria del dettaglio, in uno dei quadri simbolici della Serenissima.

Sono questa alcune delle tracce che seguirà Luca Scarlini, sempre coerente a uno stile che sfugge i luoghi comuni per offrire inediti sguardi sull'arte in tutte le sue forme ed espressioni. Saggista, drammaturgo e storyteller Scarlini, dopo aver insegnato all’Accademia di Brera e in altre istituzioni italiane e straniere, insegna attualmente presso lo IED di Milano e scrive per il Teatro Regio di Torino, così come per molte altre istituzioni teatrali e musicali in Italia e in Europa. Ha collaborato con Rai Radio3 e ha scritto, in diversi contesti, sulle relazioni tra musica e società. Tra i suoi libri vanno ricordati: “La musa inquietante” (Cortina), “Equivoci e miraggi” (Rizzoli), “D’Annunzio a Little Italy” (Donzelli), “Lustrini per il regno dei cieli” (Bollati Boringhieri). Recentemente ha scritto per Guanda “Un paese in ginocchio” e “Sacre sfilate” (Guanda).)

In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà nelle sale di Palazzo Sturm.


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