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Operaestate Bassano: Alexei Melnikov protagonista al museo civico

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 14 Agosto 2015 alle 15:58 | 0 commenti

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Operaestate

Vincitore del Premio del Pubblico, dell'Orchestra e della Critica al VI Concorso Pianistico Internazionale Repubblica di San Marino 2014, Alexei Melnikov porta al Chiostro del Museo Civico di Bassano il suo convincente talento lunedì 17 agosto alle 21.00. Appuntamento con la grande classica lunedì 17 agosto alle 21.00 al Chiostro del Museo Civico di Bassano del Grappa con Alexei Melnikov e il suo concerto, uno spettacolo promosso dal Comune di Bassano del Grappa e inserito nel ricco cartellone di Operaestate Festival Veneto, il festival promosso dal Comune di Bassano con la regione del Veneto e la rete delle aziende inserite tra gli Amici del Festival.

 

Alexei Melnikov è un giovane pianista nato a Mosca. All'età di cinque anni è stato ammesso alla famosa scuola di musica di Gnesin. Durante il decennio di studio si è distinto al concorso Carl Czerny di Praga (2005), al festival della musica romantica a Mosca (2006) e ha ricevuto borse di studio dalla Fondazione Vladimir Spivakov e dalla Fondazione "New Names". Nel 2014 ha vinto il primo premio al concorso pianistico "San Marino". Il suo è stato un vero e proprio trionfo, avendo vinto il Premio del Pubblico, dell'Orchestra e della Critica: "Per la convincente padronanza della tecnica e la varietà della gamma timbrica".
A Bassano esegue, in apertura di programma, la "Sonata" in do minore di Haydn: la ventesima delle cinquantadue, scritta nel 1771, alle soglie dello Sturm und Drang, in piena crisi romantica del compositore. La Sonata è infatti animata da un insolito «demonismo» che sembra preludere a quello di certe composizioni mozartiane.
Seguono due "Notturni" di Chopin, il n. 1 e il n. 3, che esprimono meglio di ogni altra pagina il trepido lirismo soggettivo del musicista, oltre al Valzer op. 34 n. 3, pieno di brio e caratterizzato da pittoresche appoggiature saltellanti che gli valsero il soprannome di "Valzer del gatto".
Segue la "Rapsodia Spagnola" di Listz con ritmi di danze vivaci e allegre, inframezzate da scherzose e piacevoli cadenze, quindi una delle pagine novecentesche maggiormente esigenti dal punto di vista tecnico: la "Sonata" n. 6 di Prokofiev, con la quale il grande compositore sovietico aprì nel 1939 il cosiddetto "trittico bellico".
Per concludere con la suite dal "Peer Gynt" di Grieg, oscillante fra passione e sensualità, tristezza e malinconia, esotismo e danza, fiaba e magia.
Una serata di grande musica, tra romanticismo e novecento, per un talento internazionale tutto da ascoltare.


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