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Ogm, Cerantola: distruggono cultura, tradizioni e qualità della vita

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 2 Aprile 2014 alle 16:20 | 0 commenti

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Coldiretti Vicenza - “Ad un anno da Expo2015 non possiamo non riflettere sul danno che l’introduzione degli Ogm nel nostro Paese potrebbe comportare sull’economia, sulla cultura enogastronomica ed il relativo indotto, in termini di turismo, tradizioni ed eccellenze che la nostra terra ci dona e che tutto il mondo ci riconosce ed invidia”.

Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza interviene sull’adesione di Coldiretti alla Task Force “Per un’Italia libera da Ogm”, composta da 39 Associazioni, sostenendo la richiesta di volta al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, ed al governo, affinché venga emanato con effetto immediato un decreto contro le semine Ogm e, a partire dal semestre italiano, si impegni in sede europea ad elaborare un’iniziativa per impedire coltivazioni geneticamente modificate nel continente, un’area del pianeta preservata finora dalla pressione dei cittadini e dalla mobilitazione delle Associazioni agricole, del biologico, ambientaliste e consumeriste. A indicare come la strada delle coltivazioni transgeniche sia una senza ritorno per l’agricoltura, è proprio la testimonianza che proviene dai Paesi che hanno scelto l’agricoltura Ogm. Negli Stati Uniti, dove il 73 per cento dei semi è stato geneticamente modificato per tollerare gli erbicidi, gli agricoltori non riescono ad uscire dal circolo vizioso in cui sono finiti. Chi ha acquistato sementi brevettate deve per contratto continuare a farlo per un periodo determinato.

“Abbiamo ancora la possibilità di scegliere e fermare l’agricoltura geneticamente modificata – sottolinea il presidente Martino Cerantola - ma è necessaria una forte sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni per contrastare l’avanzata di un modello agricolo che potrebbe mettere in serio pericolo uno dei nostri settori più redditizi, sia sul mercato interno, sia nel panorama delle esportazioni. Un'azienda biologica e diversificata, che produce prodotti di qualità e vende a filiera corta, fa un servizio per il territorio: può dare più lavoro, più ambiente e più reddito agli agricoltori. E lo stesso accade a chi sceglie di puntare sulla qualità e sulla tipicità”. Il 5 aprile è stata indetta una Giornata di mobilitazione nazionale durante la quale saranno allestiti presidi della Task Force in una decina di città italiane del centro-nord per informare i cittadini sulle conseguenze ed i rischi di coltivazioni OGM. Il presidio veneto sarà a Padova  (presso Piazzetta Garzeria).

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