Oggi l'anniversario dell'insorgenza veneta
Mercoledi 10 Luglio 2013 alle 12:21 | 0 commenti
Ettore Beggiato, ex consigliere regionale - L’insorgenza veneta del 1809 è sistematicamente ignorata dalla storiografia “ufficialeâ€: nessuna sorpresa per la verità , è tutta la nosta storia veneta che viene sistematicamente nascosta o mistificata, visto che gli storici del regime parlano di “briganti†o di “straccioniâ€. Napoleone aveva portato il Veneto tutto in condizioni di miseria e disperazione come mai nella nostra storia, imponendo la coscrizione obbligatoria e una serie di tasse pesantissime (pensiamo a quella sul macinato, vera e propria tassa sulla fame).
Il nostro popolo reagì con particolare vigore, al suono della campana a martello: i francesi, in nome della libertà , dell'eguaglianza e della fraternità , riportarono l'ordine con centinaia e centinaia di morti.
Particolarmente interessante è un passo del diario della contessa Ottavia Negri Velo che ricorda come il 10 luglio 1809 “A Schio si è fondato la sede del loro governo, il maggior numero vuole San Marcoâ€: una preziosa testimonianza del fatto che fra le venete e i veneti che scesero in piazza c’era una notevole dimensione culturale e politica della vicenda, altro che briganti o straccioni.
Una pagina, quella del 1809, che meriterebbe di essere conosciuta dal popolo veneto; mancò una figura leggendaria come il tirolese Andreas Hofer che guidasse il nostro popolo, e mancò anche chi, come il grande pittore spagnolo Francisco Goya tramandasse ai posteri l'eroismo di chi lottava per la propria libertà  e contro i crimini dell'occupante napoleonico.
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