Oggi è vero Bomba day a Vicenza: arrestato anche Enrico Maltauro nel blitz Expo 2015
Giovedi 8 Maggio 2014 alle 12:44 | 0 commenti
Finché non si viene condannati in via definitiva vale la presunzione di innocenza, questo è il mantra di mille accusati e indagati, compreso chi scrive, e a questo mantra faremo doverosamente riferimento anche noi riguardo al blitz che per presunte tangenti e vari reati connessi ha portato oggi (di seguito il lancio dettagliato dell'Ansa) un esercito di 200 finanzieri non ad accusare o a indagare ma addirittura ad arrestare anche Enrico Maltauro.
Sul cui nome e sul cui gruppo a Vicenza bisogna spiegare ben poco per far capire chi è e da ben prima dei suoi ultimi affari locali (una piccola anche se consistente fetta del suo business italiano e internazionale) in Fiera e a Borgo Berga per non parlare della controversa storia giudiziaria e di inquinamento tossico a Marghera che va sotto il nome di caso Aim - Ecoveneta, la prima azienda municipalizzata, la seconda braccio "ambientale" del gruppo. VicenzaPiù e il suo network mediatico da anni hanno portato alla luce dubbi e (in)certezze sulle vicende locali della Maltauro, quelle a cui dedichiamo ovviamente maggior attenzione anche da prima di quando anche l'eurodeputato Sergio Berlato ha provato a far fare un po' di luce su certo malaffare veneto, economico, finanziario e, trasversalmente, politico. Ne abbiamo ricevuto in cambio da un lato e a dir poco ostracismi minacciosi in ambienti legati o che temevano di essere collegati al gruppo vicentino. Dall'altro l'attenzione e la stima di un numero sempre maggiore di chi, da posizioni simili o diverse, vuol leggere la stampa veramente indipendente. Questo secondo risultato è quello a cui sempre puntiamo. Se abbiamo espresso  dubbi e (in)certezze ora ci sentiamo più tranquilli sapendo che non eravamo i soli vista la bomba, vera, che oggi è scoppiata e di riflesso potrà deflagrare anche a Vicenza, in quella degli affari e in quella, parallela e spesso succedanea, di ciò che oggi chiamiamo, a torto, politica. Per gli esiti, certi, delle faccende giudiziarie lasciamo a chi di dovere il compito di provare le accuse o di scioglierle. Ci si augura non per cavilli e prescrizioni, nell'interesse di chi accusa e di chi si difenderà e in nome della verità . Nel frattempo ci aspettiamo qualche presa, chiara, di posizione e qualche passo, concreto, conseguente. Di chi accusava... noi di essere male informati o, peggio ancora, prevenuti.Â
P.s. Oggi è stato anche arrestato dalla Dia, a sua insaputa?, Claudio Scaiola. Povera Vicenza e povera Italia, in ogni caso!
Da Ansa.it
Gli arresti sono stati eseguiti nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Milano Ilda Boccassini e dai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio e condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Gdf di Milano. Sono state emesse dal gip Fabio Antezza 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere e una agli arresti domiciliari. In carcere è finito Angelo Paris, direttore della pianificazione acquisti della Expo 2015.
Ordinanze di custodia in carcere anche per l'ex parlamentare della Democrazia Cristiana Gianstefano Frigerio, per l'ex parlamentare di Forza Italia Luigi Grillo, per Primo Greganti, storico esponente del Pci coinvolto in Mani Pulite, per l'intermediario Sergio Catozzo e per l'imprenditore Enrico Maltauro. E' stato raggiunto, invece, da un'ordinanza di arresti domiciliari Antonio Rognoni, ex Dg di Infrastrutture Lombarde, già arrestato nelle scorse settimane nell'ambito di un'altra inchiesta con al centro una serie di irregolarità negli appalti delle più importanti opere pubbliche in Lombardia, tra cui anche alcune gare relative all'Expo.
Da quanto si è saputo, l'inchiesta vedrebbe al centro una serie di fatti di turbativa d'asta e di corruzione relativi all'Expo e al processo 'Città della salute'. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere, turbativa d'asta e corruzione.
Primo Greganti ''copriva e proteggeva le cooperative''. Lo hanno spiegato i pm, sottolineando anche che la ''saldatura'' tra Greganti e Gianstefano Frigerio, ex parlamentare Dc, ''proteggeva le imprese riconducibili a tutti gli schieramenti politici''
Nelle carte dell'inchiesta compaiono, a quanto si è appreso, i nomi diSilvio Berlusconi, Cesare Previti e Gianni Letta, che però non risultano indagati.
L'Ad di Expo 2015, Giuseppe Sala, non è coinvolto in alcun modo nell'inchiesta che stamani ha portato a una serie di arresti. Lo ha sottolineato il pm di Milano Claudio Gittardi, il quale ha chiarito inoltre che non sono stati sequestrati ''atti dei procedimenti amministrativi in corso e quindi Expo può tranquillamente procedere ed operare''.
''Abbiamo reciso nel più breve tempo possibile i rami malati, proprio per consentire ad Expo di ripartire al più presto, con un lavoro di indagine che è stato accelerato negli ultimi mesi'', ha detto il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati.
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