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Nursind e bilancio "infermieristico" del 2013: nella Ulss 6 carenti anche le relazioni sindacali

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 2 Gennaio 2014 alle 12:14 | 0 commenti

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Nella sede Nursind in via Lamarmora hanno incontrato la stampa per un bilancio 2013 e per un primo flash prospettivo sul 2014 il segretario nazionale Andrea Bottega e il segretario provinciale Andrea Gregori con altri dirigenti (Raffaele Menegato e Oscar Gheno) di quello che oggi è il sindacato settoriale più rappresentativo. Tra i problemi segnalati c'è l'assoluta carenza di relazioni nella Ulss 6 in cui "il dg Angonese sembra più interessato al futuro Cda della Banca Popolare di Marostica che non a individuare un responsabile a tempo pieno di un responsabile delle relazioni sindacali.

L'intero incontro verrà trasmesso in giornata sul canale streaming h24 www.vicenzapiu.tv per dare ai lettori, oltre che a tutti i soggetti della sanità, un'informazione  completa. 

Pubblichiamo, intanto, di seguito la nota ufficiale di Nursind.

 

Relazioni sindacali sane in provincia, malandate nel capoluogo

Il Nursind sempre più rappresentativo, con oltre 24mila iscritti grazie alla guida vicentina

 

Situazione nazionale

Nell’anno che si è da poco concluso il Nursind ha conseguito uno strepitoso aumento del 10 per cento dei propri associati, sfiorando quota 24mila iscritti. Un risultato, il cui merito va riconosciuto al segretario nazionale Andrea Bottega, quindi un traguardo che parte da Vicenza e che ha permesso al sindacato più rappresentativo del mondo infermieristico di essere l’unico sindacato di categoria a sedere sui tavoli di contrattazione nazionali. Nonostante il blocco del turn-over e dei rinnovi contrattuali, le segreterie provinciali Nursind sono cresciute. Emerge, però, un dato contraddittorio ed in netta controtendenza rispetto al passato: la disoccupazione giovanile infermieristica ed il precariato. Tra le priorità del Nursind per il nuovo anno, il tentativo di trovare una risposta adeguata all’inoccupazione dei giovani infermieri ed il rinnovo del contratto collettivo nazionale, anche relativamente alla parte normativa. Soddisfatto il segretario nazionale Andrea Bottega evidenzia che “la raggiunta rappresentatività nazionale del Nursind ci permetterà di intervenire negli aspetti contrattuali, organizzativi ed economici del lavoro, al fine di valorizzare la professionalità e le competenze acquisite e garantire la soddisfazione dei bisogni di salute dei nostri assistiti con adeguate condizioni lavorative e dotazioni di personale”.

 

La situazione regionale

Il Nursind esprime grande preoccupazione per gli standard assistenziali, in quanto la Regione deciderà autonomamente quante persone destinare per ciascuna unità operativa, sulla base di criteri comparativi tra Ulss. La qualità assistenziale non viene minimamente considerata, ma ci si preoccupa esclusivamente di offrire il servizio. L’obiettivo di questa politica regionale è di far lavorare il territorio, così da intercettare le domande al loro manifestarsi, sgravando così l’ospedale di lavoro.

 

La situazione in provincia di Vicenza

Esiste un buon sistema di relazioni sindacali, che funziona adeguatamente soprattutto in ambito periferico rispetto all’ospedale hub. Non si può dire altrettanto, invece, per il territorio di competenza dell’Ulss 6, dove le relazioni sono decisamente carenti, vengono proposti nuovi accordi senza considerare che quelli precedentemente assunti vengono regolarmente disattesi, spesso ai danni della categoria infermieristica. In questo particolare momento storico, l’intenzione dell’Ulss 6 appare orientata a dividere gli interlocutori che siedono attorno al tavolo, assumendo una posizione prettamente ideologica, piuttosto che individuare soluzioni sul piano organizzativo ed amministrativo. Rispetto al passato la situazione si è esattamente capovolta: prima c’era la forte volontà di trovare delle soluzioni all’Ulss 6, mentre nel territorio si arrivava spesso allo scontro sindacale; oggi, diversamente, nell’ospedale capoluogo non vengono assunte decisioni e gli accordi presi non vengono rispettati.

Nel territorio bassanese, di competenza dell’Ulss 3, l’anno 2013 era iniziato con qualche frizione, ma in breve tempo si è trovata la quadra e le relazioni sindacali sono proseguite con un sano confronto dialettico e la comune volontà di pervenire a delle soluzioni, anche grazie alla presenza di un delegato Nursind con il ruolo di vicecoordinatore delle Rsu.

Nell’Ulss 4 Alto Vicentino il Nursind riconosce l’impegno dell’amministrazione al dialogo ed al confronto sindacale, in particolare tenendo conto della complessità che l’Azienda si trova ad affrontare conseguentemente all’istituzione dell’ospedale di Santorso, con esigenze nuove e profondamente differenti rispetto a quelle tradizionalmente affrontate.

Nell’Ulss 5 Ovest Vicentino le relazioni sindacali sono proficue ed alcune proposte avanzate da tempo stanno vedendo la luce, a seguito di un percorso di condivisione con l’amministrazione dell’Azienda.

Leggi tutti gli articoli su: Nursind, Andrea Gregori, Andrea Bottega

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