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Nuovo Centro Destra, a Vicenza per chiarirsi le idee. A parte Salvini

Di Tiziano Zarantonello Martedi 22 Luglio 2014 alle 21:23 | 0 commenti

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La platea dell'assemblea regionale del Nuovo Centro Destra Veneto nella Sala Giotto dell'Hotel Viest a Vicenza assomiglia molto a quella che popolava i convegni, un tempo più nutriti, di Forza Italia. L'età media è di 50 anni, molti uomini, pochissime donne. Sul palco si alternano dirigenti regionali e provinciali, moltissimi i sindaci e gli assessori invitati.

Si arriva ben presto alla questione fondamentale: “regionalizzare” il partito. Sì, ma come? Qualcuno vorrebbe che nella proposta di logo regionale il leone di Venezia avesse più spazio, altri che fosse il tricolore ad avere la meglio. I più giovani chiedono una comunicazione più efficace, sia a livello televisivo che a livello social. C'è chi vuole l'autonomia, chi l'indipendenza, chi preferisce lasciare tutto com'è. Fattore comune che unisce la quasi totalità dei convenuti è il dente avvelenato per Salvini, segretario della Lega Nord. Rinfacciano l'arroganza e la sufficienza del politico nei confronti del loro partito, allontanando così l'ipotesi di un'alleanza. Nonostante la vocazione moderata di NCD “che non guarda a Le Pen, o al popolarismo”, gli applausi più fragorosi si sentono per frasi come “abbiamo troppe tasse”, “fiscalità predatoria”, “amore per il proprio territorio”, ma soprattutto “ basta con questo Mare Nostrum”. L'auspicio per i dirigenti locali è quella di arrivare ad avere almeno il dieci per cento di amministratori targati NCD alle prossime amministrative.

Alla fine interviene Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture nonché dirigente nazionale di NCD. Ascoltate le domande ed i dubbi della platea, risponde con un discorso che tocca vari temi. Ci tiene a ribadire che sono alternativi alla sinistra. Stanno al governo col PD per non lasciare che siano loro soltanto a cambiare il Paese. Discutere se è giusto avere un Senato elettivo o meno è da persone preistoriche, non sono questi i problemi attuali, semmai l'articolo 18 oppure lo Stato, che deve smettere di trattare i commercianti come ladri. Il tema della corruzione viene toccato di sfuggita “ le grandi opere vanno comunque fatte, bisogna cacciare i ladri, ma le opere vanno fatte”. Il ministro è netto anche per quanto riguarda le grandi navi a Venezia, che non vanno fermate in quanto grande occasione per il turismo, certo tutelando l'ambiente, ma evitando estremismi. Dalle parole di Lupi traspare l'appoggio alla realizzazione della Tav “via Vicenza” nonché al progetto della Valdastico Nord. Pare che il percorso che porterà alla delibera delle opere stia per essere completato, ma il ministro non parla mai in termini definitivi, semmai sottolinea la necessità di porre fine al veto di enti locali, vedi la provincia di Trento sulla Valdastico Nord, su opere di interesse superiore. Il monito più illuminante lo dà uno dei tanti dirigenti intervenuti all'assemblea, che avverte il sistema politico in generale:

“Non ci sottovalutino, veniamo da una storia lunga, ne abbiamo viste di tutti i colori”.

 

NCD - "E' un uomo di primo piano del Nuovo Centrodestra il Ministro Maurizio Lupi, ed è un esponente politico che grazie al collegamento diretto con noi amministratori del territorio sta facendo molto per la nostra provincia berica visto che ci appoggia su Tangenziale Nord, Tav e Valdastico Nord!" Lo afferma con soddisfazione il consigliere regionale Costantino Toniolo, leader vicentino del NCD a margine dell'assemblea regionale del partito che si è svolta ieri sera al Viest Hotel. Alla fine dell'incontro Toniolo è stato anche canzonato bonariamente e in modo fraterno da Maurizio Lupi per la sua insistenza: "Non c'è giorno in cui non mi arrivi un sms di Costantino che mi ricorda qualcosa o mi chiede precisazioni sulle opere, non ne posso più", ha affermato ridendo alla fine dell'assemblea il Ministro, ma ha aggiunto: "E' con uomini decisi e caparbi come lui che si fanno le cose: ad esempio mi ha fatto capire l'importanza della tangenziale Nord di Vicenza e il collegamento alla base militare americana!"

"Essere arrivati anche ad una soluzione sul tracciato TAV (oggi la Giunta regionale esamina il progetto, ndr) che attraversa il Vicentino", commenta Toniolo, "porta vantaggi a tutta la nostra Regione e naturalmente all'intero Paese visto che va a completare il Corridoio 5 (Est-Ovest che passa per la Pianura padana e collegherà Lisbona a Kiev), indicato dagli organismi della UE come infrastruttura multimodale necessaria per lo sviluppo".

"Sulla Tangenziale Nord di Vicenza le risorse ci sono, è solo una questione di tempi tecnici per passare dal progetto alla realizzazione", prosegue Toniolo. "Altra faccenda per la Valdastico Nord: come dice Maurizio Lupi le ragioni di Trento non possono bloccare le necessità del resto del Nord Est e della Nazione", spiega Toniolo, "che sono sancite dalla Legge obiettivo". 

"La Valdastico è stata potenziata verso Sud e dall'anno prossimo Vicenza e Rovigo saranno collegate, con un accorciamento delle distanze tra il Vicentino, Ferrara, la Romagna e Bologna. Ma verso Nord l'autostrada rimarrebbe incompiuta e sottoutilizzata se non si completasse il tracciato fino a Trento, ovvero un collegamento diretto tra le zone produttive della Pedemontana veneta e della valle dell'Adige e quindi direttamente con il Brennero, l'Austria e la Germania".


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