Nuova veglia di preghiera a Monte Berico per i sacerdoti rapiti
Mercoledi 28 Maggio 2014 alle 14:24 | 0 commenti
Diocesi di Vicenza – A conclusione del mese di maggio, particolarmente dedicato dalla Chiesa alla devozione mariana, il Vescovo di Vicenza invita tutti i fedeli, i preti e le religiose della diocesi a unirsi nuovamente in preghiera ricordando i sacerdoti vicentini e la suora canadese rapiti in Camerun da oramai due mesi.
L’appuntamento è sabato 31 maggio per la tradizionale processione orante che partendo alle 20.30 dalla cappella del Cristo salirà , lungo i portici, al santuario di Monte Berico. Il percorso sarà scandito dalla preghiera del Rosario, da meditazioni evangeliche e dal ricordo per i preti fidei donum don Giampaolo Marta e don Gianantonio Allegri che con suor Gilberte Bussiére, della Congrégation de Notre-Dame de Montreal, sono stati rapiti in Camerun il 4 aprile scorso. In questi mesi non si è avuta alcuna notizia dei rapiti e, nonostante i ripetuti inviti alla fiducia giunti al Vescovo dalla Farnesina e dalla diplomazia vaticana, l’apprensione cresce comprensibilmente di giorno in giorno, vista anche la delicata situazione generale in cui si trova attualmente il Camerun.
«In questo mese di maggio i cristiani che si sono riuniti nelle chiese, negli oratori, negli istituti religiosi e attorno ai capitelli per la recita quotidiana del Rosario hanno pregato per loro con grande passione, spiega don Arrigo Grendele, direttore dell’Ufficio per la pastorale missionaria di Vicenza. Ora, proprio in prossimità dello scadere del secondo mese dal sequestro, vogliamo riunire in un’unica orazione tutte queste preghiere e chiedere tutti insieme a Maria di toccare il cuore dei rapitori affinché siano liberati al più presto i nostri fratelli, la nostra sorella e tutti coloro i quali, in altre parti del mondo, si trovano nella stessa situazione».
La preghiera è anche un segno di vicinanza ai familiari di don Giampaolo e don Gianantonio, agli altri due preti vicentini tuttora in Camerun don Maurizio Bolzon e don Leopoldo Rossi (che hanno di recente confermato la loro intenzione di rimanere in Africa) e al nuovo vescovo della diocesi di Maroua-Mokolo padre Bruno Ateba Edo, che di recente ha iniziato il suo delicato servizio episcopale in questa terra così povera e sofferente.
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