Quotidiano | Categorie: Politica, Vita gay vicentina

Nozze gay: il passo in avanti del Comune di Vicenza

Di Pietro Rossi Venerdi 12 Giugno 2015 alle 11:59 | 1 commenti

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A due giorni dall'approvazione in aula della Camera della mozione del Pd che impegna il governo ad intervenire per favorire l'approvazione di una legge sulle unioni civili, anche tra persone dello stesso sesso, il Consiglio Comunale di Vicenza approva una mozione che permette la celebrazione, in Sala degli Stucchi, di una sorta di versione del matrimonio civile, sia etero che omosessuale. 

Il provvedimento del Governo come quello del Comune di Vicenza arriva all'indomani della risoluzione non vincolante del Parlamento europeo sul riconoscimento delle famiglie omosessuali con la richiesta di adeguamento del concetto di famiglia alle situazioni monoparentali e all'omogenitorialità. In Sala Bernarda ieri è stata approvata una mozione [18 favorevoli su 18 presenti; assenti Dino Nani, Lucio Zoppello (Ncd), Roberto Cattaneo (Forza Italia) e Liliana Zaltron (M5S) ] che prevede la "concessione delle sale comunali per la celebrazione dell'iscrizione al registro delle famiglie anagrafiche". Vicenza, che è stata una delle prime città in Italia a creare un registro delle famiglie anagrafiche per vincoli affettivi (coppie di fatto), da ora il via libera alla celebrazione di una sorta di "matrimonio" - naturalmente senza le specifiche giuridiche dell'istituto civile - sia per le coppie eterosessuali che per quelle omosessuali. Unico requisito è l'iscrizione al registro delle famiglie anagrafiche, che avviene nel caso di quelle unioni caratterizzate da un legame affettivo ed una convivenza stabile e duratura. A breve sarà quindi possibile celebrare l'iscrizione al registro con una cerimonia officiata da un rappresentante dell'amministrazione che procederà alla lettura dei diritti e dei doveri previsti dalla registrazione. Il rito potrà essere festeggiato in presenza di parenti e amici e si svolgerà in Sala degli Stucchi.
Sempre Sala Stucchi si offre, sabato 20 giugno alle ore 15:30, quale spazio preposto in cui parlare di omofobia e discriminazione di genere sessuale. Un incontro pubblico con Norman Gutiérrez, nicaraguense e direttore del CEPRESI e Carlos Valdéz, guatemalteco, responsabile della Asociación Lambda, in Italia per una serie di incontri di sensibilizzazione, nell'ambito dell'azione "Centroamérica diferente: derechos LGBTI, derechos para todos y todas" che vede collaborare le ong Terra Nuova e RE.TE., ARCIGAY, CEPRESI, Asociación Lambda, Asociación Kukulcán dell'Honduras e Asociación Entre Amigos del Salvador.
"In America Centrale - comunica Arcigay Vicenza - così come in altre aree del Pianeta ma lì con caratteristiche specifiche, le persone con identità di genere o opzioni sessuali diverse dalla maggioranza eterosessuale, vivono quotidianamente tra discriminazione, derisione, violenza che arriva anche all'uccisione. Purtroppo, chi viola più frequentemente e in modo più sistematico i diritti umani delle persone LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali, trans, travestiti, intersessuali e queer) sono funzionari o personale delle istituzioni (agenti di polizia, ufficiali dell'esercito, personale sanitario, avvocati e giudici, secondini, docenti nelle scuole di ogni ordine e grado, ecc.). Questa realtà di discriminazione e repressione contro questo settore della popolazione, è un'espressione della stessa matrice culturale, intrisa di sessismo, che genera violenza intra-famigliare contro donne e bambini".
Di questa complessa situazione parleranno i due ospiti latino - americani.


Commenti

Inviato Venerdi 12 Giugno 2015 alle 15:34

Auguri e figli maschi! Sportelli aperti per il soccorso alle coppie gay, lesbiche, trans, omosessuali, e altri alla ricerca di una edintità che paga la collettività! Perchè i nostri benestanti rappresentanti del POPOLO non aprono uno sportello per i Migranti in cerca di Asilo? Mala tempora currunt!
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