Quotidiano | Categorie: Politica

Notizie recenti, si prospetta ancora un futuro difficile

Di Giorgio Langella Giovedi 7 Agosto 2014 alle 22:47 | 0 commenti

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Le notizie recenti (relative all'Italia) ci portano a fare una riflessione mentre per quanto riguarda il resto del mondo il disastro sembra senza fine. L'ISIS (o ISIL), finanziato (quando faceva comodo per abbattere il potere di Assad in Siria) dagli USA avanza in Iraq, portando distruzione e terrore. In Ucraina la guerra comporta bombardamenti di ospedali e morte di centinaia di civili.

In Libia c'è una situazione di guerra civile ... tutte situazioni create dalla "lungimiranza" occidentale mentre domani scade la tregua a Gaza e noi siamo fra quelli che sperano almeno in un suo prolungamento

Le recenti notizie ci "narrano" di un calo del PIL (-0,2%) che peggiora le previsioni più negative; di un presidente del consiglio che continua a promettere mirabolanti risultati ("ripartenza a settembre col botto") e che rilancia le privatizzazioni e la svendita del patrimonio pubblico; di un presidente della BCE (Draghi) che sostiene che "per i Paesi dell'Eurozona è arrivato il momento di cedere sovranità all'Europa per quanto riguarda le riforme strutturali"; di Renzi che fa sapere di "apprezzare molto" le parole di Draghi; di un nuovo incontro tra Renzi e Berlusconi per patteggiare la legge elettorale; di un parlamento che discute solo della riforma costituzionale e delle ripetute richieste di fiducia al governo; del ministro Padoan che fa sapere che, data la situazione, se non ci saranno tagli di spesa, scatteranno i tagli delle detrazioni fiscali ... è la dimostrazione che la "governabilità" non risolve niente se manca un progetto, una prospettiva di cambiamento radicale del sistema, cosa ben diversa dal mantenimento del potere.

Si prospetta un futuro difficile, drammatico, che non promette nulla di buono. Intanto abbiamo un presente che smentisce le promesse di Renzi con fatti che ci rivelano l'incapacità del governo Renzi di affrontare i veri problemi del paese e la sua volontà di concentrarsi su quelle sedicenti riforme istituzionali (dal senato alla legge elettorale) che limiteranno, di fatto, gli spazi di democrazia del nostro paese. "Riforme" frutto di un patto con un personaggio, Berlusconi, che è stato condannato in forma definitiva per frode fiscale.

Si ha la sensazione che, dal momento che si è incapaci di risolvere la crisi che stanno pagando i cittadini onesti, si voglia "blindare il potere" nelle mani di un'oligarchia che farà di tutto per togliere loro qualsiasi potere e imbrigliare il dissenso. Una svolta antidemocratica con prospettive di limitazione dei diritti sanciti dalla Costituzione oggi in vigore.

L'Italia ha bisogno di un governo autorevole e non di personaggi arroganti e autoritari che ci fanno credere di essere i salvatori della patria (o gli uomini della provvidenza).

Rendiamocene conto, il trio Napolitano-Renzi-Berlusconi è dannoso per il paese. Se ne vadano e ci facciano tornare a scegliere i nostri rappresentanti con elezioni non condizionate da premi di maggioranza o sbarramenti iniqui.

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