Non molla Tiziano Toniolo, Rsu della Askoll di Castell'Alfero in lotta per salvarsi
Sabato 15 Marzo 2014 alle 00:43 | 0 commenti
A scriverci è Tiziano Toniolo, Rsu Fim Cisl della Askoll di Castell'Alfero. Abbiamo già dato conto del nuovo sciopero del 12 marzo dei 223 dipendenti licenziati che dal 16 febbraio sono scesi in campo e lottano ancora contro una decisione presa a Povolaro dalla capogruppo presieduta e posseduta da Elio Marioni ma che anche il Mise vuole modificare e considera reversibile in base a fatti nuovi, come, probabilmente, lo sono gli accordi in via di conclusione anche con la Electrolux.
Potrebbe ripartire, infatti, grazie afacilitazioni e a progetti di rilncio uno dei maggiori clienti dei motori che il gruppo vicentino produce anche in Askoll Tre e in Slovacchia, la fabbrica che minaccia ora quella astigiana ma che potrebbe creare problemi an he ai lavoratori vicentini, ad oggi silenti come silenti sono sindacati e media locali. Abbiamo anche riferito dell'incontro tra sindacati, proprietà e associazione industruali, avvenuto sempre mercoledì in Assindustra Asti grazie a quanto ci aveva riferito Silvano Uppo, segretario provinciale della Uilm di Asti.
Ma torniamo con più dettagli sul 12 marzo astigiano con le parole di chi, come Rsu, vive ancora più da vicino il dramma dei colleghi in lotta. Per un lavoro che sfugge anche se commesse pare che ce ne potrebbero essere e con un gruppo che parrebbe finanziariamente solido, se il suo proprietario ha in rampa di lancio investimenti milionari sul centro equestre di Caldogno e che potrebbe ricordarsi che se li ha in animo lo deve anche a chi ha lavorato per mangiare ma anche per fare le fortune della proprietà .
Ecco, quindi, il racconto di Tiziano Toniolo, per non smettere di tenere desta l'attenzione anche da noi, dove fra un po' i nostri operai e i nostri sindacalisti potrebbero ritrovarsi a combattere per problemi analoghi. Senza più avere a fianco i 300 lavoratori di Moncalieri già a casa dal 2011 e i 223 di castell'Alfero che a casa non vorrebbero andarci se non per portare il pane ai propri familiari oltre che a se stessi.
«Mercoledì 12 marzo 2014 mattina per le vie di Asti si è svolto il secondo corteo astigiano di protesta dei lavoratori della Askoll P&C di Castell'Alfero, in sciopero da 28 giorni di fronte ai cancelli dello stabilimento. A centinaia hanno sfilato per circa 3 ore per il centro del capoluogo astigiano, compresi i lavoratori solidali di altre aziende astigiane, sindacalisti delle varie confederazioni e tanti ex colleghi delle maestranze castellalferesi.
La manifestazione è partita dalla piazzetta di Via Spandre sfilando poi per Corso Casale, Corso Alessandria, piazza 1° Maggio, Corso Alfieri, l'anello di Piazza Alfieri ove si stava svolgendo il mercato cittadino, Corso Alfieri, Via Federico Della Valle e Piazza Medici, luogo in cui si è tenuto poi un lungo sit-in di fronte alla sede dell'Unione Industriali astigiana, durato sino al termine dell'infruttuoso incontro tra l'azienda Askoll P&C e Sindacati, previsto dalla legge 223/91 a seguito della Lettera di Licenziamento collettivo del 25 febbraio scorso.
Il lungo e coloratissimo corteo si è snodato sui 3 chilometri autorizzati dalla Questura, e i pacifici manifestanti, armati solamente di rumorosi fischietti, tamburi, campanacci, trombe, maracas, vuvuzelas e cori, hanno dimostrato il loro profondo disappunto per la decisione aziendale, convinti che questa sia maturata per controverse ragioni che poco hanno a che fare con la produzione.
Oltre a striscioni, vi erano anche tanti cartelli realizzati dagli stessi lavoratori con slogan inneggianti contro la chiusura e la scelta dell'imprenditore.
Al passaggio del corteo tante persone ai bordi della strada, richiamate dal fragore ma anche dalla solidarietà verso chi sta perdendo il lavoro.
Hanno accompagnato l'accesa sfilata, svoltasi già ad Astilo scorso 14 febbraio e a Dueville (VI) il 26 febbraio, una troupe di Rai 3 e fotografi e giornalisti delle varie testate astigiane.
Lunedì 17 marzo alle 14.30 il prossimo appuntamento tra azienda e sindacati per la complicata trattativa, presso l'Unione Industriali di Asti con nuovo sit-in dei lavoratori in piazza Medici».
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