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Petrone: «Non sempre può riuscire il miracolo. Troppi errori»

Di Marco Polo Domenica 27 Ottobre 2013 alle 21:17 | 0 commenti

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È uno che non si accontenta facilmente Mario Petrone. Però non ha assolutamente tutti i torti nel presentarsi in sala stampa al termine del match riacciuffato nel finale scuro in volto. La partita è stata preparata bene ma i giallorossi si sono lasciati andare ad errori di superficialità che non sono ammissibili in un campionato-mattanza come il presente. Di positivo c’è la prerogativa di non mollare mai che ha permesso al Soccer Team di guadagnare un punto insperato.

Petrone attacca la sua disamina, riguardabile sul nostro portale, ed è come ritrovarsi di fronte un fiume in piena: «Della partita contro il Real Vicenza non mi meraviglia il finale di cui siamo stati protagonisti, i miei ragazzi hanno fatto proprio lo spirito di non mollare mai, di crederci fino in fondo per riuscire a portare a casa il risultato. Mi meraviglia più il fatto che durante la settimana lavoriamo su determinate situazioni (come il secondo e il terzo gol subito) e nonostante questo non riusciamo ad interpretare la situazione e lasciamo spazio agli avversari. È inconcepibile concedere all'avversario la possibilità di ritrovarsi a tu per tu con il portiere come abbiamo fatto noi oggi». Il mistero gaudioso è concentrato nell’intervallo. Il primo tempo termina con un Soccer Team padre-padrone del campo e la ripresa si apre con una serie di disimpegni che potrebbero essere proiettati nella prossima edizione di Zelig: «Non eravamo deconcentrati, il problema è che abbiamo speso tanto sul primo tempo per raggiungere il pari. Avevo chiesto alla squadra più possesso palla perché avevamo bisogno di spazi contro un Real che tenendo la difesa molto bassa, riusciva a trovare spazi in contropiede. Ci è venuto a mancare il possesso palla. Abbiamo perso fiducia, serenità e dopo il secondo gol e  terzo la squadra si è trovata con le gambe tagliate. La squadra deve correggere certe situazioni e avere la personalità giusta di gestire palla». A ben guardare è comunque positivo poter lavorare sugli errori sulle ali dell’entusiasmo derivante dall’aver recuperato una partita persa e averlo fatto davanti ai numerosi supporters calati a Vicenza a sostenere la squadra: «Il nostro obiettivo era ed è quello di fare prestazione e regalare ai nostri tifosi la gioia derivante dai punti intascati. Siamo contenti di aver portato a casa un buon risultato positivo in un derby contro la capolista. Non è facile venire qua e fare la partita con una squadra che rischia pochissimo e riuscire a fare due gol negli ultimi tre minuti. La squadra deve lavorare tanto per forgiare quell'esperienza che a noi manca. Tifosi? Siamo molto contenti che siano venuti in tanti, per noi averli al nostro fianco è già una vittoria».

 

Tommy Maistrello autore del gol del pareggio (foto Claudia Casarotto)

Giacomo&Tommy. Giacomo è Cenetti, il mastino, che voleva fortemente il primo gol in giallorosso. Il centrocampista è uno degli elementi che più di tutti è integrato nel progetto Soccer Team: «Venerdì scherzavo su quando sarebbe arrivato il gol e aver fatto gol contro una vicentina è stato ancor più bello. Potevamo fare meglio però per come si era messa la partita va bene così.  «Nella ripresa c'è stato un piccolo calo mentale, siamo una squadra giovane e per questo abbiamo diversi difetti da sgrezzare. Cercheremo di migliorare il prima possibile». Al gol del 3 a 3 il biondo centrocampista è esploso di gioia: «Non ci credevo, non ho neanche capito che aveva fatto gol. È stato bellissimo perché ci credevamo, ce l'abbiamo messa tutta ed è arrivato un punto importantissimo. Questo è un Bassano che non molla mai, che corre fino al 95' e suda per questi colori. C’erano anche tanti tifosi, dedichiamo questo punto alla città». L’autore del gol decisivo, due reti in due gare da titolare, è Tommy Maistrello. L’attaccante, partito come vice Pietribiasi, si dovrà ritagliare uno spazio importante nell’arco della stagione per contribuire a portare il Bassano nella serie C unica: « Abbiamo dimostrato che come squadra non molliamo mai, lottiamo fino al 95' e il campo ci ha dato ragione. Ad inizio ripresa siamo calati come concentrazione, non dovrà più capitare. I miei duelli con Stefani e Mei? Due ossi durissimi ma sono duelli così che ti fanno crescere». 

 

La partita. clicca qui 

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