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Niente alibi Vicenza, Cinelli con schiettezza: troppo lunghi nelle ultime due gare

Di Filippo Zenna Mercoledi 6 Marzo 2013 alle 19:44 | 0 commenti

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Il pericolo intuito a Grosseto, l'allarme suonato contro il Bari: reparti disuniti, Vicenza diverso da quello compatto e massiccio che aveva battuto Verona e Brescia e perso con orgoglio col Sassuolo capolista. "A volte le vittorie ti portano a dimenticare i problemi, ma già a Grosseto eravamo stati brutti e troppo lunghi". A parlare è Antonio Cinelli che, oltre al dono dell'equilibrio tattico, ha pure quello della schiettezza.

Non si nasconde il ragazzo di borgata, lunedì sera tenuto fuori per scelta tecnica: "Son venute meno le prestazioni nelle ultime due partite e, per quanto le partite le decidano gli episodi, non possiamo andare alla ricerca di alibi. A Grosseto ci è andata bene, lunedì scorso invece no. Ma il Bari è partito meglio ed ha giocato con più carattere. Inutile sprecare troppe parole, bisogna solo rispondere sul campo adesso". La situazione biancorossa s'è nuovamente complicata, ma non è spaventosa come un mese e mezzo fa: "Abbiamo perso un grande treno - si rammarica Cinelli - Potevamo agganciare la quintultima posizione ed alimentare le speranze di salvezza diretta. Invece siamo stati sorpassati dal Bari. Però abbiamo i mezzi per recuperare terreno. L'importante è ritrovare l'aggressività e le distanze giuste che ci sono mancate nell'ultima settimana". Il problema più grosso del Vicenza è l'impostazione del gioco: quando c'è da difendere e ripartire tutto funziona a meraviglia, quando bisogna prendere d'assalto l'avversario il motore s'inceppa. Non è completamente d'accordo Cinelli: "Vero è che contro squadre alla nostra portata facciamo più fatica e che contro formazioni d'alta quota riusciamo a sfruttare meglio le nostre caratteristiche, ma se contro il Bari avessimo avuto lo stesso atteggiamento della partita col Sassuolo non avremmo perso". Insomma, ad ascoltare il mediano romano - uno dei tanti rinforzi della campagna di gennaio - è tutta una questione d'equilibrio, che prescinde dal modulo. Ed allora in soccorso del Vicenza ci va proprio Cinelli, che ritornerà perno di mediana nel derby di Padova dopo essere stato accantonato contro il Bari: "Non sono di certo io l'uomo che risolve tutti i problemi. Per caratteristiche sono portato ad occupare gli spazi, a lavorare sulle chiusure, ma in questo gruppo tutti sono utili e nessuno è indispensabile: ragioniamo per il bene comune, non per quello personale". Solo così il Vicenza può tirarsi fuori dai guai in cui s'è ricacciato. Sabato all'Euganeo sarà derby ad altissima intensità: "Affronteremo un Padova con grandissime qualità e li becchiamo nel loro periodo di forma migliore. Quindi prepariamoci ad una partita di grandissimo sacrificio". Nel pomeriggio Cinelli è stato provato in regia con Rigoni nell'amichevole di cinquanta minuti contro la Primavera sostenuta solo da un gruppo di biancorossi (in undici hanno lavorato esclusivamente col preparatore atletico). Dal Canto ha provato il 4-4-2 nel primo tempo ed un inedito 3-4-1-2 nella ripresa: soluzione, quest'ultima, che potrebbe prendere in considerazione a partita in corso nel caso in cui la pressione del Padova dovesse farsi troppo intensa.

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