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Nasce l'intergruppo parlamentare per l'Acqua Bene Comune

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 12 Giugno 2013 alle 18:45 | 1 commenti

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Acqua Bene Comune Vicenza - A due anni esatti dai referendum del giugno 2011 questa mattina in Piazza Montecitorio è nato su invito del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua l'intergruppo parlamentare per l'Acqua Bene Comune. Hanno aderito tutti i parlamentari di Movimento 5 Stelle e Sel oltre ad una ventina di appartenenti al Pd e ad un deputato di Scelta Civica.

La finalità dell'intergruppo è quella di avviare un percorso legislativo per la ripubblicizzazione del servizio idrico a partire dall'aggiornamento e la riproposizione della Legge di Iniziativa Popolare presentata nel 2007 dal Forum. Altri obiettivi a breve termine quelli di contrastare la tariffa truffa elaborata dall'Aeeg in completo contrasto con i risultati referendari e quello di tutelare il diritto all'acqua dei cittadini contrastando la pratica degli stacchi all'erogazione.

Nel secondo compleanno dei referendum in tutta Italia i comitati territoriali si stanno mobilitando da oggi a domenica con eventi ediniziative per chiedere il rispetto del voto degli italiani. A Roma la giornata continua con un'iniziativa pubblica in Piazza San Cosimato dove insieme a Stefano Rodotà parleremo di acqua, referendum e democrazia; a seguire la musica di Ponentino Trio e il teatro di Ascanio Celestini.

Di seguito il documento sottoscritto dai parlamentari aderenti all'intergruppo:

Intergruppo parlamentare
“Acqua Bene Comune”
Io sottoscritta/o deputata/o-senatrice/senatore della XVII Legislatura aderisco all'intergruppo
parlamentare per l'acqua bene comune e m'impegno a:
· sottoscrivere e depositare legge d’iniziativa popolare “Principi per la tutela, il governo e
la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio
idrico” promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua con i dovuti
aggiornamenti condivisi con il Forum stesso;
· presentare e sostenere provvedimenti che riportino tutte le competenze in materia di
regolamentazione del ciclo delle acque e del servizio idrico e conseguentemente della
determinazione del metodo tariffario sotto la competenza del Ministero dell’Ambiente,
della tutela del Territorio e del Mare;
· sottoscrivere atti e/o provvedimenti che si pongano l'obiettivo dell’immediato ritiro del
Metodo Tariffario Transitorio predisposto dall'Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per
il servizio idrico integrato, in quanto l'azione dell'Authority e conseguentemente il
provvedimento adottato si pongono in diretto contrasto con l’esito referendario;
· lavorare affinchè anche a livello territoriale le politiche sulla gestione del servizio idrico
integrato siano coerenti con i contenuti e i principi della suddetta legge d'iniziativa
popolare e di piena attuazione degli esiti referendari;
· impegnarsi per la ratifica nella Costituzione italiana della risoluzione ONU del luglio
2010 che dichiara “ il diritto all'acqua potabile e sicura ed ai servizi igienici un diritto
umano essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani” e
conseguentemente adottare provvedimenti che per garantire l’accesso ad un quantitativo
minino giornaliero, vietando il distacco dell’acqua agli utenti.
Roma, 12 Giugno 2013.
In fede


Commenti

Luciano Parolin
Inviato Mercoledi 12 Giugno 2013 alle 18:58

Ci risiamo! Quale bene comune, l'acqua è di chi se ne appropria per primo e ne esclude l'uso agli altri. Ho raccolto migliaia di firme, scritto, intervenuto a congressi per l'acqua. Adesso Governa il Pd, ma l'acqua è sempre un bene privato. A cosa serve parlare, parlare con Rodotà e altre capocce. Diceva un mio amico E' ORA che finiamola, Ladri come sempre.
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