Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Napolitano, il gattopardo perfetto. Per l'omicidio perfetto dell'Italia

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Sabato 20 Aprile 2013 alle 11:08 | 0 commenti

ArticleImage

L'Italia della politica, oltre che di comici "saliti" in politica come Grillo e di "satiri" che ci salgono sopra come Crozza, è da tempo creatrice sempre meno di idee e fatti e sempre più di flora (margherita, quercia, ulivo ...) e di fauna (asinello, caimano, giaguaro ..). E in questi momenti starebbe maturando la risurrezione di un animale mai morto, come il gattopardo.

L'ipotesi che gira nei conciliaboli tra Berlusconi, il giaguaro che in un colpo solo ha fatto fuori l'asinello prodiano e quell'asino di Bersani, e Monti, terreno fertile per farci proliferare tutti i coltivatori della flora italiota, è di cercare i voti che mancano alle loro truppe compatte per eleggere un presidente, Giorgio Napolitano, che non umili fino in fondo l'anarchia di quel coacervo di ex partito in cui i vecchi burocrati di "stampo politicoso" democristiano o post comunista non riescono più a controllare i parlamentari figli delle primarie, che, in nome di quelle, si sentono investiti realmente delle volontà dei loro elettori che a gran voce richiedono il rinnovamento oggi "iconizzato" da Stefano Rodotà, ex dirigente democratico, costituzionalista, uomo dei veri promotori dei Beni comuni e,perciò, scelto oltre che da Sel anche dai grillini.

Giorgio Nappolitano, che, leggendo alla luce degli approcci in atto i suoi ultimi atti, ci starebbe, eccome, a succedere  a se stesso attorniato dal governo dei suoi saggi, da cui si era, guarda caso, smarcato proprio e solo Rodotà, sarebbe il gattopardo perfetto. Per Berlusconi e i poteri che in lui vedono la continuità del loro perfetto ordine costituito. Per un altrettanto perfetto omicidio dell'Italia, pensano invece i figli della protesta e delle primarie.

Mentre scriviamo ci confrontiamo sulle nostre ipotesi con Pierantonio Zanettin, il senatore vicentino del Pdl che, mentre qualifica come "irresponsabile" il popolo delle primarie, il che giustificherebbe la conferma dei listini bloccati, si limita doverosamente a un no comment sulla strategia berlusconiana di rimettere sul trono della Repubblica il più comunista dei vecchi comunisti, quel Napolitano che applaudì i Russi invasori dell'Ungheria, che combattè uno che si chiamava Berlinguer, che ha imposto alla magistratura di non far conoscere agli italiani il contenuto dei suoi colloqui con Mancino sulla trattativa Stato mafia. E che ha avuto gioco facile nel cannibalizzare il povero, in tutti i sensi, Bersani che, sulla sua parola, ha appoggiato Monti per rinviare di un anno la sua certa vittoria elettorale, diventata poi clamorosa sconfitta e ora indecente ritirata.

Tutto questo, restaurazione di Napolitano in primis, sta avvenendo dimenticando che in parlamento ci sono grillini, vendoliani e parlamentari delle primarie. e che fuori dal palazzo c'è l'Italia sull'orlo del

baratro.

E a Vicenza? Il disfacimento dl Pd nazionale si aggiungerà a quello già in atto in città mettendo in crisi i disegni di Variati e ridando fiato a una sinistra minoritaria ma di ... sinistra?

La risposta la daranno gli elettori.

Leggi tutti gli articoli su: Giorgio Napolitano

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network