Musica da camera e la battaglia dimenticata in scena a Palazzo Cordellina
Mercoledi 20 Novembre 2013 alle 15:28 | 0 commenti
Biblioteca Civica Bertoliana - Sabato 23 novembre ore 17.00 a Palazzo Cordellina La sinfonia n°6 di G. Mahler nella riduzione di Erwin Steine. Da quindici anni il Conservatorio Arrigo Pedrollo e il Comune di Vicenza Assessorato alla Partecipazione organizzano congiuntamente un'ampia stagione di concerti. Posizionati il sabato pomeriggio in alcuni dei più suggestivi palazzi del centro storico, i Sabati musicali sono diventati un appuntamento ormai tradizionale con la musica nel cuore di Vicenza.
Da Novembre a Maggio la stagione offre oltre venti concerti di grande originalità tematica, dove gli strumenti presentano stile e repertori diversi, dalla musica antica al panorama contemporaneo. A curare i programmi, i docenti del Conservatorio di Vicenza, che propongono- insieme ai più brillanti studenti- itinerari musicali di grande qualità .
La novità di questa edizione riguarda la nuova collaborazione attivata per i Sabati con la Biblioteca Civica Bertoliana, già partner del Pedrollo per i "Fiori musicali", rassegna dedicata alla musica rinascimentale e barocca. La Biblioteca Bertoliana entra nel cartellone mettendo a disposizione gli spazi di Palazzo Cordellina, luogo in cui si terrà la prevalenza degli eventi musicali.
Sabato 23 novembre in scena l'ensemble cameristico del Conservatorio Arrigo Pedrollo diretto da Gabriele Dal Santo e Sergio Gasparella che eseguirà la Sinfonia n°6 di Gustav Mahler nella riduzione di Erwin Steine.
La Sinfonia n. 6 in La minore fu composta fra il 1903 al 1906. La prima esecuzione ebbe luogo ad Essen il 27 maggio 1906, diretta dal compositore stesso. La Sinfonia è conosciuta comunemente come Tragica (titolo che non si deve però a Mahler). I suoi quattro tempi presentano un'unità tonale del tutto inconsueta nell'autore: ben tre movimenti su quattro, infatti, sono nella tonalità di impianto. È anche l'unica sinfonia mahleriana a terminare con un movimento in tonalità minore (tutte le altre sinfonie, anche le più drammatiche, presentano un finale "positivo", come la Prima o la Quinta, o quanto meno sereno, come le tre sinfonie del Wunderhorn o la Nona)
Il cartellone è organizzato dal Conservatorio Arrigo Pedrollo con il sostegno della Circoscrizione 1 del Comune di Vicenza e della Biblioteca Civica Bertoliana. Tutti i concerti sono alle 17 ad ingresso libero.
Ivano Paccagnella insegna Storia della lingua italiana all’Università di Padova.
Si è occupato di macaronee padovane prefolenghiane, di plurilinguismo letterario e di dialetti, in particolare il veneto e il bergamasco nel Cinquecento. A più riprese si è occupato di Ruzante e teatro veneto cinquecentesco.
Fra i suoi lavori anche saggi sulla lingua politica (in particolare della Resistenza) e i fumetti (Tex Willer).
Di recente ha pubblicato Tre sonetti fra «Morato» e «Magagnò». Giacomo Morello e Giovan Battista Maganza (Padova, CLEUP, 2011), Vocabolario del pavano (XIV-XVII secolo) (Padova, Esedra, 2012), Tramature. Questioni di lingua nel Rinascimento fra Veneto e Toscana (Padova, CLEUP, 2013).
Nei testi che costituiscono la letteratura pavana, la rotta di Agnadello e l’assedio di Padova del 1509 sono una presenza continua, già in quelle che Lovarini, nella sua raccolta di Antichi testi veneti (1894) aveva etichettato come «Poesie politiche», appunto per l’assedio ad opera delle truppe imperiali e per la sconfitta e l’imprigionamento dei padovani ribelli a Venezia. Ma è soprattutto in Ruzante che la guerra, l’assedio, la fuga dei soldati (le muzarole), l’inurbamento dei contadini in fuga dalle scorrerie degli imperiali, dalle spoliazioni e dalla carestia, la fame, il conseguente degrado sociale, con le donne ridotte a oggetto di conquista o a prostitute, diventano materia poetica.
Continua in Biblioteca Bertoliana il ciclo di conferenze organizzato, con il contributo della Fondazione Cariverona e della Regione Veneto, in occasione del 5° centenario della battaglia di Vicenza del 1513.
La settima conferenza è affidata al professor Ivano Paccagnella, storico della lingua italiana presso l’Università di Padova, che ci condurrà alla scoperta della letteratura  in dialetto rustico pavano, fiorita tra il XIV e il XV secolo.
Si tratta di componimenti più o meno scherzosi in prosa o in verso, di contenuto spesso mordace, nati soprattutto per canzonare i villani, nei quali s'insinua qua e là un moto d'umana simpatia verso quegli sciagurati. Oggetto della conferenza del professor Paccagnella saranno i testi stampati nel principio del Cinquecento mentre infuriava la guerra intorno a Padova, nei quali trovarono espressione i sentimenti del contado in favore della repubblica di San Marco e contro gli stranieri invasori e i nobili ribelli di terraferma. Fu soprattutto Angelo Beolco, detto Ruzzante, che seppe figurare in discorsi, dialoghi e commedie, con obiettività e crudezza, gli orrori della guerra e la condizione dei contadini in fuga dalle scorrerie degli eserciti, dalle spoliazioni e dalla fame. Il degrado sociale dei contadini inurbati, delle loro donne ridotte a oggetto di conquista o a prostitute, divennero in Ruzzante materia poetica.
La conferenza si terrà venerdì 22 novembre a Palazzo Cordellina in Contrà Riale 12 alle ore 18.30.Â
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