Quotidiano | Categorie: Teatro

Milena Vukotic in scena con Regina Madre a Bassano

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 21 Marzo 2016 alle 17:33 | 0 commenti

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Comune di Bassano
Prosegue la stagione teatrale della Città di Bassano del Grappa, Il teatro ti rapisce, promossa dall’Assessorato alla promozione del Territorio e della Cultura, in collaborazione col Teatro Stabile del Veneto, con un cartellone con 10 titoli al Teatro Remondini. Protagonista-  mercoledì 23 marzo alle ore 21.00 – Milena Vukotic che insieme ad Antonello Vallone porta in scena Regina Madre. 2 Febbraio 1984, giorno in cui Alfredo Giannelli varca la porta di casa della signora Regina, sua madre, vedova settantacinquenne che vive sola. Alfredo, giornalista, è venuto, dice, su consiglio del medico a trascorrere un periodo con lei, causa la precaria salute materna.

E’ l’inizio di Regina Madre, testo di Manlio Santanelli scritto nel 1983 e diretto da Antonello Avallone, che interpreta pure il personaggio di Alfredo. L’altro personaggio è assunto da Milena Vukotic, che da sola merita la visione dello spettacolo. Commedia a due personaggi ambientata ai nostri giorni, "Regina Madre" prende le mosse da un classico ‘ritorno a casa'. Alfredo, grigio cinquantenne segnato dal duplice fallimento di un matrimonio naufragato, che ancora lo coinvolge, e di un’attività giornalistica nella quale non è riuscito ad emergere, un giorno si presenta a casa della madre dichiarandosi deciso a rimanervi per poterla assistere nella malattia. In realtà egli nutre il segreto intento di realizzare uno scoop da cronista senza scrupoli: raccontare gli ultimi mesi e la morte della vecchia signora. Ma la vecchia signora, di nome Regina, seppure affetta da ogni specie di infermità, appartiene alla categoria delle matriarche indistruttibili. Tra i due personaggi in scena si instaura così un teso duello, condotto mediante uno scambio ininterrotto di ricatti e ritorsioni, di menzogne e affabulazioni. Fa da cornice alla vicenda un interno dall’aria domestica e rassicurante, che però, nell’offrire un perimetro ben preciso ai fantasmi mentali dei protagonisti, finisce per assumere i toni e le suggestioni di un realismo allucinato. In questo microcosmo dai confini continuamente invocati e negati, madre e figlio si inseguono, si cercano e si respingono saccheggiando presente, passato e futuro, in una incalzante altalena di emozioni che hanno nel grottesco la tonalità dominante Milena Vukotic si conferma attrice di straordinari accenti, da lei sgorga naturale il flusso del personaggio fatto di tantissime sfumature: paure e certezze, bugie e illusioni, finzioni e verità svelate con impuntature improvvise, sorprendenti risposte dette con battiti di palpebre sugli occhioni neri, voce dolcissima e candida semplicità: una classe teatrale assolutamente unica.


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