Meridio e il Mir lanciano la proposta: "se oltre alle Province abrogassimo anche le Regioni?"
Lunedi 9 Dicembre 2013 alle 20:54 | 0 commenti
MIR Italia - Si è appena conclusa la conferenza stampa di presentazione della proposta di riordino territoriale dell’Italia, progetto condiviso dal MIR Moderati in Rivoluzione e dall’MPA, partendo da un’idea della Società Geografica Italiana che, pur risalendo al 1999, è oggi quanto mai attuale. Frutto dell’intensa collaborazione racchiusa in un tavolo tecnico di importanti personalità e professionalità istituito presso il Ministero degli Affari Regionali ed Autonomie, voluto dal già Sottosegretario di stato Walter Ferrazza, lo studio è ora pronto per essere consegnato “nelle mani della politicaâ€.
“Se oltre alle Province abrogassimo anche le attuali Regioni?†questa la domanda motrice dello studio realizzato, che è “apolitico, nasce dalle esigenze raccolte dal MIR nei territori, e ne è risposta.â€, spiega il Dr. Gerardo Meridio, Coordinatore Nazionale del MIR. “Questo è parte del contributo del MIR allo Stato, che dimostra come sia possibile, partire dalle proteste per fare proposte. Il MIR prepara infatti riforme innovative lungimiranti e strutturali che possano essere di risposta ai bisogni della collettività â€.
Il progetto prevede il ridisegno territoriale dell’Italia in 31 o 36 nuove regioni omogenee disegnate secondo comuni requisiti demografici, culturali, infrastrutturali, geografiche, e sociali. Nel ridisegno, tutte le regioni diventerebbero Autonome e Speciali, partendo dal modello dell’Autonomia del Trentino Alto Adige che Ferrazza ben conosce e, che da sempre, ritiene sistema da esportare capace di rendere i territori sistemi omogenei con valori istituzionali condivisi e quindi catalizzatori di nuovi modelli di sviluppo economico in grado di contribuire all’uscita dalla crisi per il nostro Paese.
Infine, leggendo la poesia di Trilussa “L’Uguaglianzaâ€, il Sottosegretario afferma “nessuna eliminazione dell’art. 116 della Costituzione, lasciamo che le Regioni a Statuto Speciali siano di esempio e rendiamo più speciali quelle ordinarie. Facciamo gli Stati Uniti d’Italia!â€.
Sottolinea Ferrazza: “quello che presentiamo oggi è solo un’ipotesi base, rappresenta infatti uno scenario indicativo e generale sul quale si dovrà ragionare con delle correzioni o modificazioni che, in particolare nelle aree di incertezza, devono diventare oggetto di appositi tavoli tecnici che portino ad un abito realizzato su misura per il nostro Paese. I sistemi territoriali omogenei ridefiniti col criterio istituzionale proposto, abolendo quindi centinaia di enti assolutamente inutili e gravosi, riallineando e suddividendo le competenze tra Comuni e Regioni, sono così potenziali catalizzatori di sviluppo.
“Ho partecipato con estremo entusiasmo alla realizzazione di un progetto che prevedrebbe, tra gli altri, la ridefinizione dei confini della Regione Puglia, riconoscendo territorialità e piena autonomia al Salento. E’ noto a tutti l’amore che provo per la mia Terra, il Salento appunto, e presentare oggi un progetto che ne prevede il riconoscimento e l’ autonomia è per me un grande onore. Allo stesso modo, ritengo che ogni cittadino orgoglioso delle proprie origini, possa parimenti a me ritenersi considerato, rispettato ed onorato da questa proposta.â€
Importante anche il contributo dell’Onorevole Attaguile dell’MPA, che dichiara “come deputato delle Autonomie posso solo rendermi promotore e sostenitore dell’unica valida proposta che, attraverso la distribuzione delle competenze legislative tra Stato e Regioni, può eliminare il caos amministrativo nel nostro Paese garantendo un risparmio certo di 3 miliardi all’annoâ€.
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