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Mercoledì prima nazionale del "Riccardo III" con Ranieri e Morricone al teatro Romano

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 16 Luglio 2013 alle 15:45 | 0 commenti

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Estate Teatrale Veronese  - Dopo la festosa atmosfera di Molto rumore per nulla con le allegre schermaglie amorose delle coppie Beatrice-Benedetto ed Ero-Claudio si cambia registro: con Riccardo III, terzo spettacolo del Festival Shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese, prendono il sopravvento i toni cupi e drammatici. L’allestimento, che debutta mercoledì 17 luglio alle 21.15 in prima nazionale al Teatro Romano, ha vari motivi d’interesse.

Tra questi la presenza di Massimo Ranieri nel duplice ruolo di protagonista e regista, le musiche che Ennio Morricone ha composto appositamente per questo spettacolo, la traduzione e l’adattamento del testo curati da Masolino d’Amico, la vicenda che è ambientata negli anni ‘50-‘60 del Novecento per quanto, dice Ranieri, “la politica, la corruzione e il male non abbiano un’epoca”.

Scritta tra il 1591 e il 1594, la tragedia è, dopo Amleto, l’opera teatrale più lunga scritta da Shakespeare. Ed è, insieme, un indiscutibile banco di prova per un attore che è messo nella condizione di mostrare tutto il suo talento nella parte del re deforme, assetato di potere, la cui malvagità e ambizione sono pari alla sua scaltrezza. Non a caso sono numerose le trasposizioni cinematografiche dell’opera. Tra gli attori che si sono cimentati nel ruolo il grande Lawrence Olivier nell’omonimo film del 1955 di cui era anche regista e, in tempi più recenti, Al Pacino che ha scritto, diretto e interpretato l’intenso docu-film Looking for Richard (1996).
Deforme a causa di una scoliosi (confermata dal recente ritrovamento del suo scheletro) che gli procurò anche una deviazione della colonna vertebrale e l’abbassamento di una spalla, Riccardo, duca di Gloucester, destinato a divenire re Riccardo III dopo una sequela di assassinii perpetrati per ottenere il potere supremo, è descritto da Shakespeare come un uomo ignobile che le forme sgraziate hanno incattivito e votato alla perenne ricerca di una rivincita sulla vita. Un uomo che, per quanto fisicamente repellente, riesce a sedurre le mogli degli aspiranti al trono da lui fatti brutalmente uccidere.
Eppure Riccardo III ha anche un fascino particolare, quello che gli deriva dall’intelligenza e dalla determinazione, doti nelle quali supera agevolmente ogni rivale. Nessuno riesce a tenergli testa, nessuno sa opporsi a lui. Ma il suo destino è segnato. Dopo essersi liberato di tutti coloro, uomini e donne, che avrebbero potuto intralciare il suo cammino verso il potere assoluto, finirà per soccombere sotto i colpi di Richmond.
Massimo Ranieri, al debutto al Teatro Romano, ha confessato che da vent’anni pensava di misurarsi con questo personaggio. La sfida è notevole, degna di un artista eclettico come lui, cantante, attore e regista con alle spalle un curriculum che pochi, anche a livello internazionale, possono vantare.
L’attività artistica di Giovanni Calone (questo è il suo vero nome) inizia nel mondo della canzone dove si mette in luce giovanissimo vincendo nel 1967, a soli sedici anni, il Cantagiro con Pietà per chi ti ama. A questa prima esperienza seguono diverse presenze al Festival di Sanremo e a un altro Cantagiro dove nel ’69 ottiene un grande successo con Rose rosse. Un successo che si consolida negli anni Settanta con la partecipazione a varie edizioni di Canzonissima (dove si esibisce nell’amato repertorio napoletano), dell’Eurofestival e di altri programmi televisivi. Negli anni Ottanta Massimo Ranieri – che già aveva iniziato a recitare in tivù (nel’75 è protagonista di Salvo D’Acquisto accanto a Enrico Maria Salerno), al cinema (La patata bollente nel 1979 con Renato Pozzetto) e a teatro (La dodicesima notte… o quel che volete accanto a Monica Guerritore con la regia di Giorgio De Lullo) –  intensifica queste attività. Da allora a oggi ha lavorato con numerosi nomi di rilievo, a partire, a teatro, dal grande regista Giorgio Strehler con il quale, nel 1980, va in tournée europea con lo spettacolo L’anima buona di Sezuan. Nell’86 inizia il sodalizio con il regista Maurizio Scaparro con il quale realizza lo show teatrale Varietà e, successivamente, altri fortunati spettacoli. Un vero e proprio record è rappresentato dalle oltre settecento repliche di Canto perché non so nuotare…da 40 anni portato in tournée in tutta Italia.
Negli anni, Ranieri si divide tra musica, teatro, cinema e televisione. Al cinema, dopo l’esordio in Metello di Mauro Bolognini con cui gira anche Bubù e Imputazione di omicidio per uno studente, lavora, tra gli altri, con Claude Lelouch (Les Parisiens), Citto Maselli (Civico 0) e John Turturro (Passione). Notevole anche la presenza in tivù sia come cantante che come attore. In quest’ultima veste, e in tempi recenti, è stato protagonista di quattro commedie di Eduardo interpretate per la Rai al fianco di grandi attrici: Filumena Marturano (con Mariangela Melato), Napoli milionaria! (con Barbara De Rossi), Questi fantasmi! (con Donatella Finocchiaro) e Sabato, domenica, lunedì (con Monica Guerritore).
Dopo tutte queste esperienze, ora lo attende Riccardo III dove lo affianca un nutrito cast di attori: Carla Cassola (duchessa di York), Margherita Di Rauso (regina Margherita), Federica Vincenti (regina Elisabetta, moglie di Edoardo IV), Paolo Lorimer (il duca di Buckingham), Paolo Giovannucci (Lord Hastings), Roberto Vandelli (re Edoardo IV), Giuseppe Bisogno (Giorgio, duca di Clarenza), Fabrizio Nevola (Enrico, conte di Richmond), Luigi Tabita (Sir James Tyrell), Andrea Spina (Sir William Catesby), Antonio Rampino (Lord Stanley), Luigi Pisani (il conte di Rivers), Gaia Bassi (Lady Anna, vedova di Edoardo e poi sposa di Riccardo III), Marco Manca (Sir Robert Brakenbury), Alessandro Parise (Sir Richard Ratcliffe), Antonio Speranza (Lord Grey), Mario Scerbo (sicario) e Rhuna Barduagni (la governante).
Con Riccardo III tornano al Teatro Romano due attrici che lo scorso anno erano state tra le interpreti di Re Lear con Michele Placido protagonista e regista. Sono Federica Vincenti che lo scorso anno impersonava Cordelia e Margherita di Rauso che era Goneril. E tornano anche due attori del cast di Re Lear: Giuseppe Bisogno e Alessandro Parise, rispettivamente – l’anno scorso – duca di Albania e re di Francia.
Le scene sono di Lorenzo Cutuli, i costumi di Nanà Cecchi, il disegno luci di Maurizio Fabretti. Riccardo III è una produzione Ghione Produzioni, Artifex e Fondazione Teatro di Napoli in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese, con la Magna Graecia Teatro Festival Calabria e con La Versiliana Festival.
Dopo il debutto di mercoledì 17, lo spettacolo viene replicato il 18, 19 e 20 sempre con inizio alle 21.15.
Anche per Riccardo III è previsto il tradizionale incontro con la compagnia organizzato dall’associazione fuoriTeatro, dall’Estate Teatrale Veronese e dalla Biblioteca Civica: l’incontro, che sarà condotto dalla  giornalista Silvia Bernardi, è in programma venerdì 19 luglio alle 17.45 nella sala nervi della Biblioteca Civica. Info per l’acquisto dei biglietti ai numeri 0458066488 e 0458066485.

 


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