Opinioni | Quotidiano |

Marchionne, visto dagli estimatori

Di Giancarlo Marcotti Mercoledi 25 Settembre 2013 alle 20:39 | 0 commenti

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Un gentilissimo lettore mi chiede di motivare la mia smisurata stima nei confronti dell’AD di Fiat Sergio Marchionne.

Lo faccio più che volentieri, e, per agevolare la comprensione, riporto lo scritto inviatomi da Stefano al quale faccio seguire le mie considerazioni.

 

Ill.mo Dott. Marcotti, anche oggi ho seguito ed apprezzato il suo commento sulla giornata di Piazza Affari. Semplice, preciso e soprattutto comprensibile. Mi permetto quindi di chiederle del suo entusiasmo, assolutamente legittimo, sulla galassia Fiat e sul suo Amministratore. Chi le scrive è un fiatista storico, ho macchine solo Fiat da circa 40 anni, in questo momento la mia famiglia ha due macchine, e ovviamente due Fiat ( Bravo e Evo), sono ” in lite” ( benevola) con mio figlio perché, volendo cambiare la più vecchia, la Bravo, vorrei comprare ancora Fiat, mentre lui vorrebbe BMW. Giammai una macchina tedesca entrerà in casa mia.( lo dico scherzosamente). Guardando alla galassia Fiat sono però perplesso dalla modestia dell’assortimento, e dei modelli, e devo dire anche la verità perplesso dal comportamento del Sig. Marchionne. Ha avuto problemi con tanti ( Dalla Valle), è uscito da Confindustria perché la concertazione gli stava troppo stretta, ha preso delle “facciate” dalla magistratura per la Fiom, promette ma non tira fuori un centesimo, sposta la residenza all’estero per, si dice, pagare meno tasse; minaccia di abbandonare l’Italia…se poi andiamo a vedere le immatricolazioni degli ultimi anni …ebbene l’impressione che se ne ricava è quella di un marchio avviato sul viale del tramonto…l’unica intuizione positiva l’acquisto di Chrysler …che forse salverà Fiat. Cortesemente le chiedo quindi, cosa ci vedono di così positivo nell’uomo Marchionne e nel gruppo Fiat gli investitori per portare le società del gruppo a livelli azionari sicuramente molto lusinghieri, in particolare cosa ci vede Lei.

Mi scusi per il disturbo, la saluto con cordialità
Stefano

 

 

Cosa vedo di positivo nell’uomo Marchionne? Tutto! Ciò che ha fatto a Fiat ha del miracoloso (e forse qualcosa in più!). Ha preso in mano una azienda fallita, una società per la quale la più grande casa automobilistica del mondo (la General Motors) preferì pagare 2 miliardi di dollari pur di non doversela comprare (a costo zero naturalmente, ma si sarebbe dovuta accollare i debiti).

Le basta questo per capire in quale stato comatoso Marchionne abbia preso Fiat?

Ebbene Fiat (il Gruppo naturalmente) oggi guadagna miliardi di dollari all’anno. E’ diventata proprietaria della terza più grande casa automobilistica americana, la Chrysler, una azienda che Obama aveva disperatamente cercato di proporre in giro per il mondo e che è stata rifiutata da tutti, dai tedeschi e dai giapponesi in primis, solo Marchionne ha alzato il dito ed ha detto che lui avrebbe voluto provare a risanare un’azienda che definire decotta era un eufemismo, una azienda che perdeva miliardi di dollari ogni anno e che oggi guadagna miliardi di dollari ogni anno.

Quando Marchionne va a Detroit è osannato da tutti i lavoratori che lui ha salvato da un licenziamento sicuro, e ne sta assumendo tanti altri perché le vendite sono in continuo aumento.

I suoi detrattori sono persone infime, a partire dai Della Valle, gente biliosa e perennemente invidiosa dei successi altrui.

La concertazione è una di quella cose che han fatto sì che in Italia la produttività sia ai minimi termini, Confindustria non è ai livello dei sindacati, ma ci va molto vicina.

Le sentenze della Magistratura sono un insulto al buon senso e contribuiscono in maniera decisiva a far regredire il nostro Paese. La nostra Magistratura è un apparato vomitevole. Nel caso di Fiat mi aspetto che adesso ci sia il Presidente dell’associazione dei biondi che chieda ad un magistrato di obbligare Fiat ad assumere un certo numero di persone con i capelli chiari perché non sono rappresentati nell’azienda in giusta proporzione. E sono certo che troverà un magistrato che gli darà ragione ed intimerà alla Fiat di assumere un congruo numero di biondi.

Per fare azienda in Italia, attualmente, occorre avere una grandissima dose di masochismo, le tasse influiscono eccome, ma sono solo una parte del problema! E’ proprio tutto il funzionamento del mercato del lavoro che è profondamente marcio e tutela chi non ha voglia di far nulla e cerca di distruggere penalizzando le persone oneste e laboriose.

Per quanto riguarda i modelli Marchionne ha più volte ribadito che sfornare nuovi modelli con un mercato europeo (e soprattutto italiano) in queste condizioni sarebbe un suicidio economico. Ed il ragionamento è più che logico e razionale. Fare modelli nuovi costa tantissimo, e se so già che il mercato non risponderà perché le famiglie italiane in particolare sono già in grosse difficoltà, diventa economicamente una pura follia.

Per quanto riguarda poi le immatricolazioni, detto che il mercato italiano, e spagnolo, sono quelli più in crisi è ovvio che Fiat soffra di più di altre marche, ma poi il dato delle immatricolazioni è fuorviante. Rifletta su questo, carissimo Stefano, se Fiat regalasse le autovetture le sue immatricolazioni avrebbero un boom incredibile, ma i bilanci sarebbero in profondo rosso, e se una persona guida un’azienda, la prima (e per alcuni anche l’unica) cosa alla quale deve guardare sono i bilanci.

Ed i bilanci del gruppo, compatibilmente con la crisi spaventosa del comparto auto, sono straordinari e, di conseguenza, Exor è ai massimi storici. Stefano rifletta su questo, Exor non fa nulla (nel senso che non produce nulla) è solo una società di partecipazione, quindi il suo valore è dato dalla somma dei valori delle società partecipate.

Ebbene se Exor sta quotando sui massimi storici cosa significa? E’ ovvio! Che le proprie partecipazioni hanno oggi un valore che non avevano mai avuto in passato. Non c’è cosa più semplice.

E tutto ciò lo si deve ad un solo uomo: Sergio Marchionne


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