Quotidiano | Categorie: Libri

Marano, Giancarlo Ferron presenta "Lo sguardo del lupo"

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 1 Marzo 2016 alle 16:41 | 0 commenti

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Comune di Marano Vicentino
Si tiene giovedì 3 marzo, alle ore 20.30 nella Biblioteca Civica di Marano, il secondo appuntamento della rassegna “Non ci resta che leggere”, che ogni primo giovedì del mese, fino a giugno, porta gli scrittori a incontrarsi con la cittadinanza. Il 3 marzo, durante l'incontro a entrata libera, Giancarlo Ferron presenta “Lo sguardo del lupo” (edizioni Biblioteca dell'immagine), un romanzo che racconta una montagna abitata dai lupi e di una ragazza e di un uomo che riscoprono assieme la natura selvaggia.

Giancarlo Ferron abita a Castelnovo di Isola Vicentina (Vi). Lavora come guardiacaccia sulle montagne vicentine ed è uno dei più apprezzati scrittori italiani di montagna. Ha pubblicato nel 2000 il grande successo editoriale “Ho visto piangere gli animali”, nel 2001 “Ho sentito il grido dell’’Aquila”, nel 2003 “Il suicidio del capriolo”, nel 2006 “I segreti del bosco”, nel 2009 “La mia montagna”, nel 2010 “La zampata dell’Orso” e nel 2013 “Uomini e bestie in cammino”. “Lo sguardo del lupo” è il suo ultimo romanzo.
L’uomo è l’essere più arrogante e distruttore che sia mai esistito sulla terra, eppure si autodefinisce razionale, spirituale, etico, morale. L’uomo vive dei suoi simboli, religioni e conoscenze scientifiche che lo allontanano sempre di più dalla concretezza e dalla verità della vita. Si ritiene al di sopra degli istinti, producendo comportamenti distruttivi verso la Natura, che è la prima Madre. Stiamo vivendo in un’epoca in cui da una parte c’è la pianura, con le zone industriali sempre più grandi, i parcheggi asfaltati e le colture intensive; dall’altra c’è la montagna che la Natura Selvaggia sta riconquistando con l’avanzata del bosco e il ritorno dei lupi.
E se ci fosse un posto in cui andare per scappare da una vita basata sul consumo di territorio e sulla distruzione della Natura. Se ci fossero tanti alberi secolari, pascoli infiniti, foreste, montagne e anche cervi, caprioli, orsi, lepri e perfino lupi. Se ci abitasse una comunità di persone che per effetto di una misteriosa tradizione si prende cura degli animali e della bellezza di Madre Terra. E, se in questo villaggio, s’incontrassero una studentessa in biologia e un uomo alla ricerca di se stesso, ne potrebbe nascere una storia che vale la pena di raccontare. Soprattutto, si potrebbe scoprire che non si tratta di fantasia ma di un luogo che esiste davvero, proprio lì, sotto gli occhi di tutti.


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