Manifestazione Fiom, Langella: a Vicenza in tre mesi 68 aziende in crisi, in Veneto 416
Domenica 19 Maggio 2013 alle 00:27 | 0 commenti
Giorgio Langella, Segretario regionale PdCI -  La manifestazione della FIOM oggi a Roma è stata molto importante perché ha evidenziato che il vero problema del paese è il lavoro. O meglio, la mancanza di lavoro. La FIOM è riuscita a riunire la sinistra attorno a parole d'ordine condivise. Lavoro per tutti, lotta alla disoccupazione, patrimoniale come tassazione della ricchezza ...
Fa specie non vedere in piazza il nuovo segretario (provvisorio) del PD, l'ex segretario CGIL Guglielmo Epifani. Ma il PD, evidentemente ormai da tempo non più partito di sinistra, è attualmente impegnato a governare assieme a Berlusconi e Monti continuando la nefasta politica di questi ultimi. Probabilmente crede che la richiesta pressante di affrontare disoccupazione e condizioni di vita di chi lavora gridata, in maniera composta e pacifica, dai moltissimi partecipanti alla manifestazione unita sia una richiesta poco importante. Meno importante delle varie promesse che il governo delle "intese indecenti" sta facendo in questi giorni.
La moltitudine che ha manifestato a Roma ha, invece, ben presente la situazione reale del paese. Una situazione che vive ogni giorno nei luoghi di lavoro. Una situazione drammatica che colpisce chiunque viva onestamente del proprio lavoro e che non risparmia nessun territorio e nessun settore industriale.
I numeri della nostra regione e della nostra provincia lo dimostrano chiaramente. Da gennaio a marzo 2013 ci sono state in Veneto 416 aziende entrate in crisi (rispetto al 2012 l'incremento è del 32,5%) con 8.499 lavoratori coinvolti. A Vicenza le aziende entrate in crisi sono 68 (+112,5% rispetto al 2012) con 1.199 lavoratori coinvolti (+199,75% rispetto al 2012). In Veneto le ore richieste di Cassa integrazione aumentano dalle 22.606.462 alle 28.699.645 (equivalenti a 69.574 lavoratori) del trimestre gennaio-marzo 2013. A Vicenza le ore di Cassa integrazione sono (a marzo 2013) 5.450.312 (pari a 13.212 lavoratori). Nello stesso periodo del 2012 erano 4.058.120. La mobilità per licenziamenti collettivi ha colpito in Veneto 2.862 lavoratori (erano 2.440 nel 2012) e, a Vicenza, 515 lavoratori (nel 2012 erano 423). Questi dati sono molto peggiori rispetto a quelli già drammaticamente negativi del 2012. Del resto basta guardarsi intorno, vedere le fabbriche chiuse e i capannoni vuoti per rendersi conto che i veri problemi sono quelli del lavoro, gli stessi che la FIOM e le forze politiche di sinistra che oggi hanno partecipato alla manifestazione di Roma denunciano da tempo.
La mancanza del diritto al lavoro è il primo problema da affrontare e risolvere. Ma i partiti che appoggiano il governo Letta-Alfano-Bonino hanno altro per la testa. Devono garantire la "governabilità " che significa "mantenere gli equilibri". Cioè non fare nulla che possa minimamente ledere gli interessi di Berlusconi, dei grandi capitalisti, degli speculatori, del potere finanziario. Un governo di "immobili" che si regge sulla complicità con chi ci ha gettato nella crisi che stiamo vivendo. A Roma, oggi, ha manifestato, invece, chi fa fatica a vivere del proprio lavoro o della propria pensione. A Roma, sotto le bandiere della FIOM, del PdCI, del PRC, di SEL si è riunito il popolo degli onesti. Gli unici che dovrebbero governare il nostro paese così umiliato dagli indecenti accordi di chi vuole mantenere il potere.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.