Maltrattata da Trenitalia e snobbata da Italo: Vicenza è sempre più isolata
Martedi 3 Settembre 2013 alle 18:52 | 0 commenti
“Vicenza ha già perso il treno per Roma, non vorrei che perdesse anche quello per Milanoâ€. Esordisce così l’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana, Antonio Dalla Pozza, durante l’incontro tenutosi a fine luglio nella sede della provincia tra gli amministratori locali, i responsabili di Trenitalia e l’assessore regionale ai trasporti Remo Sernagiotto. Il tema in questione riguardava il tanto discusso orario cadenzato che stravolgerà dalla fine dell’anno il sistema ferroviario regionale.
Se il futuro del trasporto su rotaie del Veneto andrà in meglio o in peggio è tutto da vedere. È certo però che i collegamenti della nostra regione con il resto d’Italia non verranno agevolati. La decisione di sopprimere i treni interregionali veloci della tratta Venezia – Milano costringerà infatti i passeggeri, che volessero recarsi da Vicenza alla city lombarda, a cambiare a Verona nella speranza di beccare la coincidenza e proseguire senza perdere troppo tempo. Il rischio, paventato anche dall’assessore vicentino, è che la “rivoluzione†di Trenitalia renda la città berica ancor di più priva di collegamenti. Manca, infatti, una tratta diretta per Roma. Mentre per Milano a breve rimarranno solo i Frecciabianca, treni diretti e veloci, ma più costosi degli interregionali.Â
Come se non bastasse anche l’unico competitor attuale delle Ferrovie dello Stato contribuisce all’isolamento di Vicenza dai nuclei più importanti del bel Paese. Italo, il treno ad alta velocità nato nel 2012 dall’iniziativa di un crogiolo di industriali italiani guidati dal "ferrarista" Luca Cordero di Montezemolo e da Diego Della Valle, l'uomo Tods, ferma a Venezia e Padova ma non a Vicenza. “Siamo un’azienda nuova con due tratte prestabilite e abbiamo intenzione di ampliare gradualmente la copertura, ma per il momento non è prevista una fermata a Vicenza a causa di scelte e politiche aziendali di cui non possiamo riferirviâ€. Così l’ufficio stampa e il servizio di informazioni per i viaggiatori, contattati telefonicamente da VicenzaPiù, liquidano ogni speranza di vedere passare in futuro nella nostra stazione il rosso brillante di Italo.Â
A quanto pare Vicenza non è abbastanza attrattiva e non dispone di un peso politico tale da influenzare le scelte regionali e nazionali del trasporto ferroviario: qualcosa su cui, chi di dovere, dovrebbe riflettere. Magari attendendo il treno in stazione, tra un cambio e l’altro.Â
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