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Inizia con toni simili a quelli usati dal loro leader la conferenza stampa che ha visto riuniti i già eletti e i candidati alla tornata elettorale del 25 maggio del Movimento 5 Stelle della provincia di Vicenza. “Voglio iniziare facendo delle precisazioni sulle balle spacciate come verità dall’onorevole Moretti quando dice alla stampa locale che il Pd ha abolito il finanziamento pubblico ai partiti. Forse lo dice per giustificare la sua cena con gli industriali, ma non è questa la verità”, esordisce il senatore pentastellato Enrico Cappelletti.

Presenti in sala degli Stucchi a palazzo Trissino anche il consigliere comunale berico Daniele Ferrarin, il candidato alle europee David Borrelli e alcuni dei 19 candidati sindaco con cui il M5S si presenta alle amministrative nella provincia di Vicenza. “Sono attivista dal 2005 e adesso posso dire che quel cambiamento che invocavamo è ampiamente avvenuto – considera Borrelli - Oggi quindi puntiamo a chiudere il cerchio portando in Europa 20-25 persone per avere una rappresentanza sempre maggiore, che va dalle amministrazioni al Parlamento e fino all’Europa”. “Cambieremo i trattati sottoscritti dall’Italia e favoriremo un migliore uso dei fondi europei”, continua il candidato eletto nel 2008 a Treviso come primo consigliere comunale del M5S.  

“La nostra forza sta nella capacità di fare rete, nella comunicazione e nella collaborazione tra i sindaci e i consiglieri eletti nel territorio”, spiega inoltre il primo cittadino di Sarego nonché primo sindaco eletto nelle file del M5S Roberto Castiglion, insieme ai candidati sindaco nella provincia Roberto Bosco, Nicola Dal Lago e Sonia Perenzoni.

Sono oltre 700 le liste con il simbolo del M5S che si presentano quest’anno alle amministrative, sottolineano gli attivisti, mentre nel 2008 erano solo 17. Il passaggio elettorale si preannuncia quindi chiave per vedere la portata reale della diffusione territoriale di un movimento che nelle amministrative del capoluogo berico nel 2013 è riuscito a far eleggere solo due consiglieri. “Secondo il nostro sondaggio eleggeremo 19 sindaci su 19”, è però il pronostico di Cappelletti sempre più emulatore di Beppe Grillo.