L'università raddoppia, grazie alla provincia di Vicenza
Martedi 24 Settembre 2013 alle 12:05 | 0 commenti
Provincia di Vicenza - Questa mattina a Palazzo Nievo è stato posato un mattone importante per il completamento del polo universitario di Vicenza nell’area Mezzalira. Un mattone virtuale ma di peso: la firma del contratto di appalto da parte dell’Associazione di imprese che realizzerà l’opera elaborando dapprima il progetto esecutivo (entro 150 giorni) e curando poi l’esecuzione dei lavori (1050 giorni). Si tratta dell’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) che raggruppa la Guerrato Spa di Rovigo e il Consorzio Stabile Idra Building di Schio che si è aggiudicata il bando grazie alla proposta di migliorie tecniche che riguardano i materiali utilizzati e l’organizzazione del cantiere e ad un ribasso del 28% sul prezzo a base d’asta, che è così passato dagli oltre 10milioni di euro agli attuali 7,5milioni di euro a cui vanno aggiunti iva e oneri.
Hanno firmato il contratto Angelo Macchia, segretario generale della Provincia, Andrea Turetta, dirigente del settore Lavori Pubblici, e Pier Renzo Olivato, legale rappresentante dell’Ati. Hanno però voluto essere presenti alla firma anche Attilio Schneck, Commissario Straordinario della Provincia, e Silvio Fortuna, Presidente della Fondazione Studi Universitari.
“Oggi mettiamo in campo oltre 10milioni di euro –ha esordito Schneck- una cifra significativa in tempi grami come quelli che stiamo vivendo. Avremo imprese e lavoratori veneti e vicentini a lavorare nel nostro cantiere, a dimostrazione che la pubblica amministrazione funziona se c’è la volontà di farla funzionare e se c’è una comunità , come quella vicentina, che ci crede, come ci hanno creduto Provincia, Fondazione Cariverona e Camera di Commercio che hanno finanziato l’università e tutti coloro che hanno poi reso possibile la sua realizzazione.â€
La storia del polo universitario è iniziata nel 2002, quando gli allora presidenti di Provincia, Manuela Dal Lago, e Camera di Commercio, Danilo Longhi, hanno scritto una lettera alla Fondazione Cariverona per illustrare l’idea, e la necessità , di un polo universitario vicentino e per chiedere un contributo economico.
Una storia tutto sommato breve e soprattutto concreta, se confrontata con quella delle grandi opere italiane. Nel 2011, infatti, veniva inaugurato il primo stralcio e nella primavera del 2014 si aprirà il cantiere del completamento che dovrebbe chiudersi in tre anni. “E’ prevedibile –ha commentato Silvio Fortuna- che in quell’anno i nostri studenti passeranno dagli attuali 4.500 agli oltre 6.000. Numeri che fanno ben comprendere la necessità che abbiamo di nuovi spazi e che altrettanto bene traducono la mia riconoscenza nei confronti di Provincia, Cariverona e Camera di Commercio. I nuovi locali ci permetteranno non solo di incrementare non solo l’offerta formativa, ma, cosa ben più importante, la ricerca.â€
Il nuovo edificio
L’edificio che completerà il polo universitario di viale Margherita si ergerà in perfetta continuità con quello esistente ma sarà grande il doppio.
L’intero edificato è costituito da un rettangolo di lunghezza circa 76 m (direzione Nord-Sud) e di larghezza circa 35 m, suddiviso in tre corpi di fabbrica paralleli. Il corpo centrale serve da spazio di relazione e spazia su due o tre livelli di altezza con grandi ballatoi. E’ illuminato naturalmente dalle grandi vetrate alle estremità e parzialmente dall’alto attraverso i vuoti ricavati nel solaio del secondo livello.
Si riproduce l’organizzazione su quattro livelli già del primo stralcio: l’inferiore è destinato ad autorimesse, con 81 posti auto e deposito per ciclo motori; il primo livello presenta un grande atrio con portineria e quattro grandi spazi per la didattica ulteriormente frazionabili con pareti mobili; al secondo livello sono situate otto aule affacciate sul grande atrio; al terzo livello trova spazio una grande sala per seminari, gli uffici del dipartimento e per i professori, nonché le sale riunioni. Da questo livello si può accedere alle terrazze di copertura nonché (con scale riservate) ai locali tecnici del sottotetto.
Il prezzo a base d’asta era di 12,3milioni di euro complessivi, messi a disposizione da Fondazione Cariverona (6,3milioni), Camera di Commercio (4 milioni) e Provincia (2milioni).
Dettagli tecnici
L’associazione di imprese Guerrato si è aggiudicata l’appalto grazie a quella che la commissione ha giudicato la migliore offerta tecnica sulle 35 proposte pervenute.
In particolare il progetto prevede migliorie rispetto all’originale per quanto riguarda il rivestimento esterno e l’organizzazione del cantiere.
Il rivestimento esterno sarà a cappotto con facciata con strato termoisolante ad altissima efficacia e idonea sottostruttura in alluminio ancorata all’edificio su cui inserire il rivestimento esterno in lastre di marmo Grolla beige e rosa.
In questo modo verranno risolti i problemi che si erano riscontrati nel primo edificio, con una facciata che garantisce maggiore durabilità , minore manutenzione grazie alla resistenza dei materiali, migliore isolamento termo-acustico e pregio architettonico grazie alla ricercatezza dei materiali.
Anche la copertura e le pareti interne di separazione rispondono a criteri di efficienza energetica e di abbattimento acustico, così come i serramenti ad alto isolamento e i corpi illuminanti a basso consumo.
Quanto all’organizzazione del cantiere, l’Ati Guerrato propone un secondo accesso all’area di cantiere in alternativa a quello di viale Margherita. Si prevede infatti la costruzione di un ponte Bailey da affiancare all’esistente pedonale verso lo stadio, da adibire unicamente a cantiere per evitare di saturare il traffico su viale Margherita e permettere un più agevole svolgimento delle lezioni.
“Privilegeremo la parte tecnologica –ha spiegato Pier Renzo Olivato- perché è quella che sviluppa qualità . Così come la qualità è stata alla base di tutto il nostro progetto, dalla scelta dei materiali alle soluzioni innovative in termini di efficienza. Ora il nostro impegno primario è il rispetto dei tempi.â€
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