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L'Ultima Cena del Lane, sperando nella "sindrome di Fonzie"

Di Edoardo Andrein Lunedi 23 Aprile 2018 alle 13:08 | 0 commenti

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Sul campo è arrivato l'ennesimo disastro (un 2-0 con il già salvo Ravenna). Ma è anche fuori dal campo che le crepe cominciano farsi sempre più preoccupanti. Il curatore fallimentare del Vicenza Calcio, Nerio De Bortoli è stato contestato dai tifosi sull'orlo di una crisi di nervi dopo che in settimana si sono visti anche annullare la cena "Tutti insieme per il Vicenza" che doveva essere una grande festa biancorossa di raccolta fondi per l'amato Lane. L'avevano presentata in grande stile un mese fa in Sala Stucchi il sindaco Achille Variati insieme ad Antonio Gennarelli, amministratore di Fonzarelli's American Diner, Maurizio Salomoni, presidente del Centro coordinamento club biancorossi e l'amministratore unico di Aim Vicenza Spa Umberto Lago.

L'appuntamento era per venerdì 27 aprile nella hall 7 della Fiera di Vicenza (ora di proprietà di IEG S.p.A.) e l'obiettivo era portare a parteciparvi, con un contributo minimo di 15 euro, duemila tifosi.
Iscrizioni che sarebbero dovute terminare entro oggi 23 aprile, ma gli organizzatori hanno preso la palla al balzo con anticipo comunicando il rinvio perché "la fissazione da parte del Tribunale di Vicenza dell'asta del Complesso Aziendale Vicenza Calcio per il giorno 27 aprile 2018 costituisce un importante atto per il futuro dell'attività calcistica". Anche se la prima asta quasi sicuramente andrà deserta per far abbassare il prezzo di partenza per l'acquisizione della società.
Per la cena in "stile Fonzie" (lo sponsor si rifà al celebre telefilm Happy Days) una nuova data non c'è e chissà mai se ci sarà. Come non si sa nemmeno quanti sono stati i tifosi ad iscriversi. Quello che è certo, però, è che sono confermate le due nuove grandi inaugurazioni a Thiene e Vicenza dei nuovi ristoranti della catena.
Intanto l'Ultima Cena del Lane è sempre più vicina dato che, a parte le sparate giornalistiche (al condizionale) su Renzo Rosso, derise sui social dai diretti interessati di famiglia, non si vedono all'orizzonte imprenditori seriamente interessati a risollevare la gloriosa squadra biancorossa.
Da cena a cena, c'è da sperare nella "sindrome di Fonzie", definita come "un fenomeno mediatico che indica l'inatteso e non pianificato successo - a priori, imprevedibile - di un personaggio minore".
Quel "salvatore" rimasto finora dietro le quinte che non faccia sparire il calcio dalla città.


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