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Lovat, Veneto Stato: indipendenza attraverso la "Petizione ICEC"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 28 Marzo 2013 alle 15:24 | 0 commenti

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Davide Lovat, Veneto Stato  -  “La risposta negativa ricevuta dall’On. Bizzotto in UE circa la possibilità attuale di indire un referendum per l’indipendenza del Veneto dimostra che la sola strada istituzionale percorribile per liberare i territori della Repubblica Veneta dalla sovranità della Repubblica Italiana è quella praticata da Veneto Stato attraverso la “Petizione ICEC” da un milione di firme, finalizzata a impegnare gli organi legislativi dell’UE per produrre una norma che consenta di esercitare positivamente il diritto popolare all’autodeterminazione, come peraltro previsto dai trattati internazionali e dalle Dichiarazioni dei diritti delle genti che l’UE ha recepito all’interno del suo ordinamento".

Così Davide Lovat, candidato Sindaco a Vicenza, ma anche portavoce politico per Veneto Stato, sulla battuta d’arresto subita dall’europarlamentare bassanese a Bruxelles.

“Il fatto che la Risoluzione 44 concepita e propugnata da Indipendenza Veneta, di cui l’on. Bizzotto si è appropriata mediaticamente, si dimostri a questo punto velleitaria e inutile non è motivo di dileggio da parte di Veneto Stato, poiché riconosciamo agli amici di Indipendenza Veneta l’impegno per una causa comune. Diventa anzi l’occasione per invitarli, assieme a tutti i veneti che rivogliono la libertà per la Repubblica Veneta, a proseguire nella lotta politica anche separatamente, ma uniti in un nascente Comitato di Liberazione Nazionale per la Resistenza contro il montante Eurofascismo, che sta riducendo in stato di sudditanza i cittadini finora sovrani d’Europa.”

Infine Lovat entra a gamba tesa nella guerra intestina della Lega Nord regionale.

“Ormai è evidente che si è palesato quanto predissi anni fa in un libro: sotto il simbolo della Lega Nord convivono due diversi partiti. Invito personalmente quei leghisti veneti da sempre militanti in Lega Nord per ottenere l’indipendenza a rompere con la “nuova Lega 2.0” di Maroni e Tosi, filo-romana succube del PdL e amante del tricolore, e di dare vita a un nuovo soggetto politico; oppure a unirsi a noi di Veneto Stato e, con gli altri movimenti, agire uniti in un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale. La mia candidatura a Vicenza ha infatti anche questo scopo: evidenziare l’abbandono della battaglia per l’indipendenza da parte della Lega Nord, che candida una figura mai stata secessionista come l’on. Dal Lago, per dare ai veri leghisti una rappresentanza nelle loro aspirazioni indipendentiste. Con il consenso politico sommato al corretto percorso istituzionale si può ottenere l’indipendenza. Il percorso è più tortuoso di quello semplicistico di un semplice referendum, che allo stato attuale non è ammissibile per assenza di normativa, ma è possibile se condiviso con determinazione.”


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