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Le nostre domande aperte alle banche vicentine

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Domenica 6 Luglio 2014 alle 17:22 | 3 commenti

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Da VicenzaPiù n. 271 - Il ruolo della banche è da tempo al centro dell'attenzione. Ecco quindi una serie di domande che VicenzaPiù pone a tutte quelle del territorio che sono o banche popolari e istituti di credito cooperativo. Per le risposte ce ne faremo immediati e diligenti diffusori.

1 - Qual è sinteticamente la fotografia ad oggi della Banca da lei diretta o presieduta?
2 - L'argomento banche e aggregazioni è all'ordine del giorno. Cosa è sul piatto dei vostri Cda nell'immediato e nel prossimo futuro e con quali obiettivi?
3 - Acquistare o farsi acquistare da un'altra banca tiene conto anche della mission originaria dell'Istituto nei confronti del territorio di appartenenza? Se sì, come pensa di mantenerla o rafforzarla? Quali sono i riflessi in termini di occupazione in previsione anche delle economie di scala ed organizzative che le aggregazioni sottintendono
4 - L'Istituto da lei rappresentato è una banca popolare o un istituto di credito cooperativo . Quali sono ad oggi i vantaggi delle relative normative e quali gli svantaggi? La Borsa è uno strumento di chiarezza e di sviluppo, oltre che di trasparenza?
5 - La BCE, dopo aver concesso al sistema finanziario centinaia di miliardi a costi vicini allo zero anche per aiutarli a uscire dalla propria crisi, ultimamente ha fissato tassi negativi per i depositi della Banche presso l'Istituto centrale. Draghi, non remunerando più i capitali bancari in BCE anzi penalizzandoli, ha così inviato un nuovo e forte messaggio verso la necessità di aprire i cordoni della borsa per il credito ai privati e alle aziende. Come sta attuando la sua banca questo indirizzo, che comunque pare ostacolato dalle rigide normative che deve applicare in base ai vari parametri fissati da Basilea 1, 2 e 3?
6 - quanto investe e come il suo istituto in settori come il sociale, la cultura, la formazione, lo sport e similari e quanto pesa in questi investimenti, oltre all'obiettivo finanziato, anche la volontà di costruire un'immagine meno "antipatica" delle banche, spesso in gara con i politici per impopolarità?
7 - conviene ancora e, se sì, perché affidare soldi alla banca?
8 - se dovesse inviare un twit alla Bce e poi alla Banca d'Italia, un altro alla politica e l'ultimo ai soggetti da finanziare cosa scriverebbe in ognuno dei blocchi da 140 caratteri che oggi sono tanto di moda?

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Commenti

Inviato Domenica 6 Luglio 2014 alle 20:22

interessante , ma a rispondere dovrà essere il Presidente o comunque un uomo dei massimi vertici dell'istituto bancario e speriamo anche con sincerità.
Inviato Domenica 6 Luglio 2014 alle 23:30

Intanto è arrivata, e l'abbiamo pubblicata, la prima risposta , quella del presidente, appunto, della Popolare di Marostica, Giuseppe Bottecchia. Ci ha preannunciato la sua quello di Veneto Banca attendiamo fiduciosi le altre.
Inviato Lunedi 7 Luglio 2014 alle 00:31

ho letto , bravi .
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