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Le pessime condizioni della biblioteca del Museo civico e della Bertoliana

Di Italo Francesco Baldo Lunedi 7 Marzo 2016 alle 18:03 | 0 commenti

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Certamente gli studiosi vicentini sono messi in condizione veramente efficienti per la consultazione di testi e manoscritti. Da anni ormai non è possibile consultare la Biblioteca del Museo Civico, chiusa per la ristrutturazione di Palazzo Chiericati e non si  sa quando sarà possibile una riapertura. A Vicenza si fa un gran parlare di cultura, ma questa è intesa solo come “mostre” che mai  finora sono derivate da approfonditi e seri studi, ma sono state solo ed unicamente solo una piacevole  visione di quadri presi in prestito da Musei vari.

Le biblioteche tanto la Bertoliana quanto quella del Museo  sono in difficilissime  condizioni. La prima sia strutturali, sia di personale e sia di adeguati supporti tecnici e nulla il Consiglio di amministrazione dove siedono illustri manager ha fatto, tranne che di apporre la targhetta con nome e cognome del fondatore sotto il busto, abbandonato all’ingresso e non posto nella giusta e meritevole posizione. La seconda è lasciata negli scatoloni e quando vi sarà una vera possibilità di consultazione? L’Assessore autonominatosi “ alla crescita” che fa? Naturalmente si trincererà dietro al fatto della ristrutturazione di  Palazzo Chiericati e, considerato che la Biblioteca  “ non fa notizia” come gli spettacoli sperimentali che il Sindaco applaude per poi, dice, di voler approfondire,  e nemmeno  “schei”   come le mostre in fieri, si può ben disinteressarsene.

La cosa è di per sé tipica dei cosiddetti “politici”, ma ciò che lascia stupefatti è che il mondo culturale vicentino, a parte una quasi sommessa e fatta tacere protesta contro l’ultima mostra, organizzata dal dottor Goldin,  nulla mai dica sulla situazione delle Biblioteche e sulle loro condizioni. Forse non le frequentano e quindi non sanno, o forse per non inimicarsi l’attuale amministrazione tacciono.
Usque tandem abutere patientia nostra, fino a quando si abuserà della nostra pazienza? Si abuserà, perchè  questi politici hanno fatto proprio il motto: “chi se ne frega”, ma  tradotto nell’ipsismo del  politically correct: “provvederò”. Una sola speranza hanno i cittadini vicentini che venga prestissimo, magari domani, il tempo delle dimissioni di questa amministrazione.

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