L'astensione forse va al ballottaggio ma col Porcellum a Vicenza avrebbe già stravinto
Lunedi 27 Maggio 2013 alle 14:37 | 0 commenti
Se questa tornata elettorale sarà segnata a Vicenza, come nel resto d'Italia in cui sono stati chiamati sette milioni di cittadini maggiorenni aventi diritto al voto, dal rifiuto ancora maggiore della vecchia politica, associata ai vecchi volti, anche se spesso col lifting delle liste civiche, non manca l'attesa in città per l'esito dello spoglio che inizierà dopo le 15 a seggi chiudi (nella foto la sede del Pd in attesa che arrivino i candidati).
Il dubbio è se l'astensione andrà al ballottaggio con i due che non riceveranno il 50% dei consensi tra i votanti, più un voto, oppure se ci darà la sorpresa della sua sconfitta, complici anche gli assenti, con qualcuno a superare la quota della maggioranza assoluta.
Variati, il più probabile, o Dal Lago, meno, oppure Zaltron, probabilmente solo a gufare e a sperare che i grillini doc abbiano votato in massa per un difficile tete a tete finale con i die politici di lungo corso.
Ma anche se questo avverrà il nuovo sindaco avrà da amministrare  più cittadini che avranno votato contro di lui o non avranno votato per nessuno.
Perchè anche ottenere il 60% dei votanti significherà avere il 60% dei cittadini maggiorenni o schierati contro di lui. O, peggio, schierati contro tutti.Â
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