Quotidiano | Categorie: Politica

L'appello di Valmorbida, vicentina direttrice di "Alda", per le elezioni europee di domenica

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 22 Maggio 2014 alle 15:00 | 0 commenti

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ALDA - L’Associazione delle Agenzie della Democrazia Locale, sta lavorando sodo per promuovere la partecipazione al voto dei cittadini e spiegare la sfida che tra pochi giorni il progetto europeo si troverà a fronteggiare. Domenica 25 maggio siamo infatti chiamati a votare per il Parlamento Europeo e a decidere del futuro di tutti gli italiani – così come di tutti i cittadini europei, per un’elezione la cui importanza è inversamente proporzionale alla scarsa informazione e al clima da evento di serie B che si respira.

Lunedì 19 maggio, ALDA ha partecipato all’incontro di Alexis Tsipras, candidato della Sinistra Europea, a Bologna. Il capoluogo emiliano, storica roccaforte di partecipazione e attivismo politico, non è immune al malcontento e alla sfiducia verso le istituzioni tout court.

“Devo proprio dire che oramai sono diventato quasi apolitico”, ci ha confidato un autista dell’autobus. “Va tutto sempre peggio, avere una macchina è diventato un lusso, e a nessuno importa di cambiare nulla”.

La piazza di Bologna però era gremita, quindi non ogni speranza è persa. “Per noi è vitale votare per rafforzare l’Europa, ma prima di tutto, bisogna votare’ sostiene Antonella Valmorbida, vicentina Direttrice di ALDA. ‘In questo momento, non possiamo lasciarci contagiare dalla mareggiata di sfiducia. Noi cittadini abbiamo un grande potere che si esercita a partire dalle urne, e siamo noi a decidere del futuro dell’Europa”.

Sul palco anche Barbara Spinelli, figlia del padre dell’Europa Altiero Spinelli. “Dobbiamo ritrovare lo spirito federalista e solidale dell’Europa. Il progetto di Altiero Spinelli è stato tradito, e noi ci impegneremo per recuperarlo” ha dichiarato l’attore Ivano Marescotti (foto) in un’intervista rilasciata ad ALDA.

“Nonostante continuiamo a dire che l’Europa è l’unica possibilità, questo non è assolutamente vero. Il mondo non smetterà certo di girare se dissolvessimo l’Unione Europea. Tutte le altre possibilità, però, non potranno rispondere alle sfide che ci troviamo a fronteggiare, e non garantiranno a nessuno di noi cittadini europei di mantenere i nostri standard sul piano economico, sociale e culturale” conclude Antonella Valmorbida.


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