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Langella: il premio Nobel Obama si sta comportando come un Bush qualsiasi

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 1 Settembre 2013 alle 23:45 | 0 commenti

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Giorgio Langella, segretario regionale PdCI - Il premio nobel per la pace e presidente degli Stati Uniti, Barack Obama ha deciso di bombardare la Siria, di “darle una lezione”. Lo farà non si sa quando, dopo il 9 settembre quando si riunirà il congresso statunitense che gli dovrebbe dare il via libera. Obama basa la sua decisione sulle “prove” che, a suo dire, sono inconfutabili.

Al proposito si possono leggere le notizie Ansa che smentiscono le “certezze” del presidente degli Stati Uniti. Intanto il parlamento della Gran Bretagna ha votato contro la mozione del primo ministro Cameron che doveva autorizzare l'azione militare contro la Siria. Evidentemente i deputati del Regno Unito hanno forti perplessità riguardo le “verità” scoperte (o costruite) da Obama e Cameron. Gli Stati Uniti perdono un loro alleato storico ma fanno sapere che sono pronti ad agire da soli. Hanno proprio voglia di dimostrare di essere i “padroni del mondo”. 

Barack Obama si sta comportando come un Bush qualsiasi. È pronto a “menare le mani” come lui. Sorge il ragionevole dubbio che, come il presidente che lo preceduto, abbia costruito le prove (ci ricordiamo la provetta esibita dall'allora segretario di stato statunitense Powell per dimostrare l'esistenza delle armi di distruzione di massa di Saddam che non sono mai state trovate perché inesistenti?) necessarie per avere la scusa di attaccare e bombardare la Siria. Con grande ipocrisia vuole iniziare una guerra dopo aver ricordato, qualche giorno fa, il discorso di Martin Luther King “I have a dream”.

Obama è come gli altri presidenti statunitensi. Cinici e arroganti, sono pronti a scatenare l'inferno per dimostrare di essere i più forti e per conquistare sempre più aree importanti per la loro posizione o per la presenza di materie prime “strategiche” come il petrolio.

Sono disposti a tutto … intanto  “esportano la democrazia” con la guerra, bombardano e massacrano la popolazione civile (ma sono “danni collaterali”, errori delle “bombe intelligenti”) usando armi e agenti chimici proibiti (ricordiamo il fosforo bianco utilizzato in Irak nel bombardamento di Falluja) ... ma non importa, tanto lo fanno lontano dai propri confini.

Obama dovrebbe aver almeno la dignità di riconsegnare il premio nobel. E chi glielo ha dato dovrebbe ritirarglielo. Così, per coerenza.

Leggi tutti gli articoli su: Giorgio Langella, Barack Obama, Premio Nobel, guerra siria

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