L'abbattimento del volo Mh17: l'ipotesi non di regime documentata solo su La Stampa
Sabato 16 Agosto 2014 alle 00:21 | 0 commenti
L'articolo sull'abbattimento del volo Mh17 da parte del nostro opinionista Giorgio Langella (di sinistra lui, certo, ma da noi l'ospitalità è per tutti, senza censura, specialmente quando le opinioni vengono argomentate con i fatti) tenta di evidenziare la "prudenza" dell'informazione italiana quando le notizie "disturbano i manovratori".
Dopo aver cercato di informarsi su Internet sulle varie versioni sull'abbattimento dell'aereo di linea malese Langella ha trovato di "alternativo" rispetto alel versioni ufficiali predominanti solo l'articolo de La Stampa, qualche notizia più o meno dettagliata su blog e piccole testate digitali ... Repubblica, Corriere, etc. niente!
Si saprà solo in futuro se la "prudenza" di casa nostra sarà stata ben giustificata. Rimane per ora un sensazione di appiattimento di comodo generalizzato.
Il direttore
Sembra ormai certo che l'aereo della Malaysia Airlines (volo MH17) abbattuto in Ucraina non sia stato abbattuto da un missile terra-aria lanciato dai "separatisti filo-russi" ma da un'azione di caccia dell'aviazione governativa ucraina. Questa notizia, già diffusa dal sito ufficiale della Repubblica di Lugansk subito dopo il disastro, è stata pubblicata qualche giorno fa dal principale giornale malese in lingua inglese sufragata da testimonianze, prove circostanziate e fotografie che mostrano la fusoliera del boeing 777 crivellata di colpi di mitragliatrice.
Il 7 agosto in un articolo del News Straits Times Online firmato da Haris Hussain, si può leggere: "Analisti dell' intelligence degli Stati Uniti hanno già concluso che il volo MH17 è stato abbattuto da un missile aria-aria e che il governo ucraino ha a che vedere con la faccenda. Ciò corrobora la teoria che va emergendo tra gli investigatori locali secondo la quale il Boeing 777-200 è stato prma colpito da un missile aria-aria e poi finito con il cannone di bordo di un caccia che gli stava dietro".
Una notizia dettagliata che riporta quanto già reso pubblico dall'esercito russo durante una conferenza stampa nella quale furono mostrati i tracciati radar che dimostravano la responsabilità del governo di Kiev nell'abbattimento dell'aereo malese e, quindi, nella morte di 298 tra passeggeri e membri dell'equipaggio. Una notizia clamorosa perché sulla vicenda l'informazione occidentale e italiana ha sempre puntato il dito verso le forze separatiste che non riconoscono il governo golpista di Kiev e che hanno proclamato la repubblica popolare di Novorossia. Ma quello che risulta incredibile è come questa notizia non sia stata sufficientemente diffusa dai principali mezzi di informazione italiani. Solo la Stampa (tra i giornali a tiratura nazionale) ha pubblicato in data 12 agosto 2014 (vedi edizione on-line), un articolo completo dal titolo "L'MH17 è stato colpito da un aereo. Lo scrive la stampa della Malaysia citando analisti Usa".
Forse, per la maggioranza dei mass-media italiani, è meglio lasciare l'opinione pubblica nella falsa convinzione che, nel conflitto ucraino (che, ricordiamo, ha provocato oltre 2.000 morti - la maggior parte civili - con l'esercito di Kiev che continua i bombardamenti indiscriminati contro le città che si sono ribellate) i "cattivi" siano i "separatisti" della autoproclamata repubblica popolare.
Forse è meglio tacere delle responsabilità dell'occidente in quello che è stato un vero e proprio colpo di stato cruento avvenuto in Ucraina con il determinante appoggio di formazioni dichiaratamente naziste che oggi fanno parte del governo che si è insediato a Kiev.
Forse è meglio sorvolare su questioni che possono essere imbarazzanti per il "nostro" presidente del consiglio Renzi che solo qualche giorno fa ha telefonato a Poroshenko (l'ennesimo oligarca diventato presidente dell'Ucraina dopo elezioni che definire trasparenti e democratiche sarebbe un insulto) dando "incondizionato sostegno all'integrità territoriale ucraina".
Forse è più opportuno nascondere la verità quando questa contrasta le molteplici accuse del presidente statunitense, il premio nobel "preventivo" per la pace Barack Obama, e dei paesi della Nato alla Russia per giustificare sanzioni altrimenti incomprensibili.
Certo, cercando le notizie su internet, si possono trovare gli articoli sopra citati e la verità prima o poi viene a galla, ma resta il fatto che quella "ufficiale" italiana è sempre più simile a un'informazione di regime che non può o non vuole pubblicare le notizie scomode. La nebbia che avvolge il conflitto in corso in Ucraina è solo un altro tassello di quella deriva autoritaria e quel declino democratico che stanno crescendo nel nostro paese.
Inquietante, molto inquietante.
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