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Non è il titolo di un thriller. È esattamente ciò che attende il Soccer Team, domenica prossima in quel di Cuneo quando andrà a far visita al fanalino di coda Bra. I piemontesi sembrano spacciati. Anzi, salvo imprevedibili cataclismi al momento impensabili i giallorossi cuneesi sono quasi certi della serie D, strascichi e miseria di un aborto di campionato che non si doveva nemmeno varare. Nove retrocessioni sono una follia, una mancanza di rispetto per chi vuole lottare ad armi pari per difendere una categoria conquistata con fatica e sudore. Tuttavia la realtà è questa. Ricorda niente?

Certe volte riaprire vecchie ferite che non rimargineranno mai può essere salutare. Pochi mesi fa il Bassano guidato dall’imperturbabile Rastelli buttò via la promozione sul campo di una piemontese con i piedi già abbondantemente nella fossa. Per la regolarità del campionato fu una bellissima cosa, per gli straziati cuori giallorossi un’agonia. Stiamo ovviamente parlando della trasferta di Casale, formazione nella quale militava l’attuale esterno sinistro del Bassano Filippo Guccione. Ricordiamo perfettamente che non fu una mancanza di motivazioni a spingere il Soccer Team nel baratro. I rastelliani venivano da un girone di ritorno disputato a singhiozzo nel quale la difficoltà di vincere in trasferta, con una squadra più forte, esperta e completa dell’attuale, diventò atavica. Di stimoli della vigilia ce n’erano a piene mani. Beh, la trasferta di Bra sembra nascondere esattamente le stesse insidie, anche se la differenza di atteggiamento inculcata nel gruppo da Mario Petrone parrebbe essere una garanzia consistente. Questo Bassano è profondamente diverso da quello dello scorso anno, lo hanno  detto un po’ tutti i ragazzi che hanno c’erano anche la scorsa stagione. Ma è un Bassano giovane e i peccati di gioventù, per definizione, possono capitare più frequentemente. Confortanti in questo senso le parole di alcuni dei protagonisti al termine del match stravinto con l’Alessandria che hanno indirizzato subito un pensiero al prossimo match. Sia Maistrello che Proietti, infatti, hanno dichiarato candidamente «di essere già concentrati sull’ottenere la prima vittoria fuori casa». 

Foto Roberto Bosca