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La musica antica si sposa alla video arte al Castello degli Ezzelini

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 13 Luglio 2013 alle 20:35 | 0 commenti

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Operaestate Festival Veneto - Martedì 16 luglio ore 21.20 nell'incanto del Castello degli Ezzelini di Bassano del Grappa musica e immagini ispirate dalla pittrice Aremisia Gentileschi in "Et manchi pietà", concerto multimediale e multidisciplinare di Accademia d'Arcadia e Anagoor. Per la prima volta la musica antica si sposa alla video arte in un evento imperdibile inserito nel ricco cartellone di Operaestate Festival Veneto.

A partire dall'opera de "la Pittoressa", Accademia d'Arcadia e Anagoor, con il soprano Silvia Frigato, ripropongono il tempo di Artemisia Gentileschi ed esplorano alcune particolarità della pittura e della musica del primo barocco italiano, mettendone in risalto le specificità creative ed il peculiare portato emotivo.

Le musiche, infatti, sono accompagnate dalla proiezione di un video basato sull'opera di Artemisia e su brevi estratti della sua corrispondenza, per descrivere un viaggio attraverso l'arte, la musica, la cultura e la società del '600, filtrato dagli occhi di una donna davvero fuori dal comune.
Per Anagoor, che  ha provato a tradurre in immagini la complessità dell'artista, evocare una figura emblematica come quella della Gentileschi, la cui produzione iconografica - già di estrema e autonoma potenza - si legò fin da subito nell'immaginario collettivo così vorticosamente e a doppio filo  agli scenari di una vita tempestosa e violenta, è una vera e propria sfida.
Concepire un apparato visivo che dialoghi in equilibrio con la musica antica senza imporsi come medium dominante, è un'altra sfida.
La giovane compagnia di Castelfranco,  ha deciso però di raccogliere questa doppia sfida, e per farlo ha progettato un efficace dispositivo per una grande visione che si sprigioni in concerto con la musica, riuscendo a creare una perfetta sintonia tra i diversi linguaggi, mai contrapposti, ma in costante dialogo tra di loro.
Quindici grandi quadri, quindici stazioni di una vita, sposano altrettanti brani musicali di Monteverde, Merlula, Strozzi,  Castello, Landi,  Rossi, Falconieri, Fontana, Trabaci, Marini, seguendone  e traducendone l'umore melanconico  o quello violento  o quello esuberante, legandoli indissolubilmente ai temi pittorici  della Gentileschi, e ad un gesto artistico dalla potenza rabbiosa la cui eco è capace di permeare come un fantasma a distanza di secoli. 
Un dedalo di immagini che rivela, nell'incontro, la potenza di un fiore che sboccia dal lutto, dalla coercizione del sangue.
L'idea del progetto è venuta ad Alessandra Rossi Lurig, musicololga e direttore artistico dell'Arcadia, dopo aver visitato la fortunata mostra di Artemisia a Milano del 20011. "E' stato in quell'occasione - spiega - che ho avuto l'intuizione di attingere alla sua vicenda per esplorare particolarità della pittura e musica del primo Barocco italiano".  Galeotta fu la pieces "tempesta" di Giorgione, realizzata dal gruppo veneto e notata dalla Rossi, "Proposi loro il progetto  e le musiche che avevo in mente" il resto è stato un complesso lavoro di equipe, che ha visto i due gruppi coordinare e fondere i rispettivi linguaggi in un evento che, guardando con rigore filologico al passato, lancia un ponte verso il futuro.
Alle ore  18.30 gli artisti di Anagoor, incontreranno il pubblico nella suggestiva terrazza del Castello, in un a sorta di aperitivo teatrale condotto da Mattia Pontarollo di Color Teatri. In caso di maltempo lo spettacolo  viene trasferito al Teatro Remondini ( e l’aperitivo al Color Caffè) . Informazioni e prenotazioni Biglietteria del Festival. 0424 524214


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