La grigia realtà delle donne lavoratrici
Venerdi 7 Marzo 2014 alle 12:22 | 0 commenti
Riceviamo da Fabiola Carletto della Segreteria CGIL Vicenza e responsabile zona Bassano del Grappa - 8 marzo, Giornata Internazionale della donna: una ricorrenza istituita per ricordare le conquiste politiche e sociali delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze a cui, da troppo tempo, sono sottoposte. La prima celebrazione di questa giornata si è tenuta negli Stati Uniti, nel 1909, ma le ragioni che ne costituiscono il fondamento rimangono valide ed attuali anche oggi.
La drammatica crisi economica che stiamo attraversando vede proprio nelle donne una delle categorie più colpite, anche nel nostro territorio. Lametal, Akzo-Nobel, Campagnolo: sono solo alcune delle aziende del bassanese segnate dalla tragica perdita di migliaia di posti di lavoro, con delle conseguenze devastanti per le donne e per gli uomini.
È importante, però, sottolineare la peculiarità della situazione delle donne lavoratrici che si ritrovano in questa situazione, costrette a conciliare la precarietà della loro condizione occupazionale con la gestione dei figli e della famiglia.
Un disagio già notevolmente incrementato da una legge Fornero che ha drasticamente aumentato l'età pensionabile femminile e destinata a produrre effetti devastanti nelle dinamiche familiari ed esistenziali delle donne lavoratrici.
Donne lavoratrici che da tempo percepiscono redditi inferiori a quelli percepiti dai loro colleghi uomini, come ben dimostrano numerose inchieste.
Una grigia realtà , che richiede un rapido e chiaro intervento del Governo e del Parlamento verso una disciplina del lavoro che ponga al centro i diritti e le garanzie che questa crisi ha travolto.
Questa giornata, tuttavia, deve anche costituire un'occasione per ricordare le migliaia di donne vittime di violenza e femminicidio, in una società rimasta ancorata a concezioni maschiliste ed animata da una visione della donna considerata come oggetto e non come persona.
I proclami, le dichiarazioni d'intenti non sono più sufficienti: bisogna agire! Quest'azione dovrà essere concreta e decisa, affinché con la data dell'8 marzo si possa finalmente celebrare una raggiunta e compiuta condizione di parità tra donne e uomini.
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