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La giunta decide su abuso edilizio, allestimenti San Valentino e spazio AB23

Di Edoardo Andrein Martedi 27 Gennaio 2015 alle 12:37 | 0 commenti

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Nel dopo giunta comunale in Sala Stucchi l'assessore Filippo Zanetti ha spiegato le decisioni prese sull'abuso edilizio di una pedana in legno al locale Rod's, rimozione che non è avvenuta dal primo provvedimento nel 2011 e quindi interverrà Amcps con l'addebito al proprietario. L'assessore Annamaria Cordova ha invece annunciato dei cuori rossi che dal 31 gennaio illumineranno le vie del centro storico per San Valentino, un'iniziativa voluta dai commercianti. Infine l'assessore Jacopo Bulgarini d'Elci ha spiegato il nuovo utilizzo dello spazio AB23, l'ex chiesa dei S. Ambrogio e Bellino, dato in concessione d'uso al Teatro Lemming.

Di seguito maggiori dettagi forniti dal Comune:

“Quella pedana è abusiva e va smontata. Abbiamo atteso invano che lo facessero i proprietari, ma visto che la struttura è ancora al suo posto ce ne dobbiamo occupare noi, addebitando loro tutti i costi di smontaggio, trasporto e smaltimento. Sappiamo che per le imprese questi sono tempi particolarmente duri, ma le leggi vanno rispettate”.
Così l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti in relazione alla delibera con la quale la giunta comunale affida ad AIM AMCPS l'incarico di procedere alla demolizione e allo smaltimento della pedana in legno di 5 metri per 10 allestita  abusivamente all'interno della proprietà del locale ROD'S di strada Padova verso Verona 66 e utilizzata come plateatico.
La vicenda risale a novembre del 2011 quando il Comune, accertato che la pedana costituiva un abuso edilizio, aveva emesso un provvedimento di demolizione e rimozione della struttura. Ad ottobre dell'anno scorso il Comune ha accertato che nulla era stato rimosso dalla proprietà. Di qui la decisione di procedere per un costo di 450 euro più Iva che sarà interamente addebitato ai responsabili dell'abuso.

Dati apertura pratiche abusi edilizi:

16 del 2012
15 del 2013
21 del 2014
1 del 2015

 

Per San Valentino il centro storico sarà decorato con cuori luminosi di colore rosso brillante. E' questa la proposta dei commercianti, sostenuta dall'amministrazione comunale, che renderà più attraente il centro storico non solo per i cittadini ma anche per i visitatori che raggiungeranno Vicenza per ammirare la mostra in Basilica palladiana.
L'idea è dell'associazione “Vetrine del centro storico” che ha coinvolto anche le associazioni “Le Botteghe di piazza delle Erbe”,  “Comitato di piazza Castello” e “Centro storico città del Palladio”.
“Il gradimento suscitato dalle illuminazioni natalizie ha spinto i commercianti a proporre un nuovo allestimento in occasione della ricorrenza di San Valentino – ha spiegato  l'assessore alla partecipazione Annamaria Cordova -. L'iniziativa, dal costo contenuto sostenuto in parte dai commercianti e in parte dal Comune, interesserà per due settimane solo alcuni luoghi del centro storico: corso Palladio, le vie laterali ma non le piazze. Le decorazioni saranno illuminare a led e il costo dell'energia sarà sostenuto da Aim. E' il segnale di un desiderio di lavorare in sinergia per dare una nuova veste al centro storico, in sintonia con la festa degli innamorati. Tra le vie coinvolte ci sarà anche via Gorizia come segnale di vicinanza da parte dell'amministrazione. Il rosso dominerà anche nelle vetrine dei negozi che i commercianti sono stati invitati a decorare ispirandosi al tema delle installazioni luminose. Inoltre in alcune vie e piazze saranno allestite delle postazioni con palloncini rossi. Infine stiamo coinvolgendo i ristoratori affinché propongano menu in tema con San Valentino”.
26  cuori in vetroresina del diametro di 130 centimetri completamente illuminati con luci a led di colore rosso brillante rimarranno installati dal 31 gennaio al 15 febbraio nelle vie del centro.
Sette cuori verranno appesi in corso Palladio, uno in contra' Santa Barbara, via Manin, contra' delle Morette, del Monte, Cavour, Do Rode, Garibaldi, Muscheria, Pescherie vecchie, Orefice, San Gaetano e inizio di contra' Porti, piazza delle Erbe, via Battisti e contra' Vescovado. Due saranno in corso Fogazzaro e due ai lati piazza Castello, uno verso contra' Vescovado uno verso via Gorizia.
AIM fornirà gratuitamente l'energia elettrica necessaria ad illuminare le lampade a led a ridotto consumo.
Il costo del progetto è di 6.344 a cui l'assessorato alla partecipazione contribuirà con 3.782 euro. 

 

“AB23, l'ex chiesa dei Santi Ambrogio e Bellino di contra' Sant'Ambrogio 23, ospiterà in pianta stabile il Teatro del Lemming”. L'annuncio è del vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci che porta così a Vicenza una delle più importanti realtà teatrali italiane di innovazione e di ricerca.
Nato nel 1987 e riconosciuto dal Ministero dei beni e delle attività culturale e del turismo quale impresa di teatro di innovazione e sperimentazione, il Teatro del Lemming si è caratterizzato in questi trent'anni di attività per aver favorito tanto il superamento del primato dell'attore sullo spettatore, quanto quello dell'occhio sugli altri sensi, ottenendo significativi riconoscimenti anche al di fuori dei confini nazionali, a partire dall'emblematica rappresentazione di “Edipo. Tragedia dei sensi per uno spettatore”.

A partire dagli anni '90, attraverso l'organizzazione di eventi come il festival Opera Prima di Rovigo, manifesto del teatro di ricerca, il Lemming ha inoltre contribuito a far emergere una nuova generazione teatrale, facendo conoscere compagnie fortemente sperimentali come Motus, Clandestino, Fanny & Alexander.
“Avendo potuto seguire e apprezzare nel tempo l'evoluzione di questa importante compagnia di produzione, che peraltro riflette come noi sul rapporto tra classico e contemporaneo – ha dichiarato l'assessore Jacopo Bulgarini d'Elci - ho accolto con grande soddisfazione la sua richiesta di uno spazio in città dove continuare a fare ricerca, in collaborazione con le altre realtà teatrali del territorio. Vicenza, è evidente, oggi non ha  conquistato solo il pubblico delle grandi mostre, ma grazie a scelte culturali forti e a investimenti economici importanti a sostegno dei teatri, dall'Olimpico al Comunale fino all'Astra e agli spazi più piccoli e indipendenti, è diventata un attrattore di esperienze che hanno fatto davvero la storia del teatro italiano, e che a loro volta arricchiranno la scena vicentina”.
“A Vicenza il Teatro del Lemming – ha proseguito il vicesindaco – avrà infatti in gestione per tre anni lo spazio di AB23 e avrà dall'amministrazione comunale un contributo annuo di 25 mila euro non solo per organizzare spettacoli, visto che sarà allestita una sala da 99 posti, ma anche e soprattutto per fare formazione, ospitare altre compagnie, produrre spettacoli, con l'obiettivo di creare in sinergia con le altre forze del territorio un Centro di produzione per la ricerca teatrale unico nel Veneto. Ovviamente il contributo al Lemming non toglie alcuna risorsa agli altri operatori teatrali sostenuti dal Comune”.
Prima di trasformarsi nel nuovo luogo della ricerca teatrale, AB23, già spazio per esposizioni ed happening, sarà sottoposto ad alcuni interventi di manutenzione al tetto e alla caldaia per una spesa di circa 30 mila euro già prevista nel piano triennale delle opere pubbliche. 


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