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La Destra Sociale del Nord Est appoggia la candidatura di Flavio Tosi alle Europee del 25 maggio. Mariotti: da lui può ripartire un nuovo centrodestra

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 19 Maggio 2014 alle 15:11 | 0 commenti

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Destra Sociale - Ad affermarlo con convinzione, in un incontro alla presenza di molti esponenti della Destra Sociale provenienti da Veneto, Friuli, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna è stato il referente scaligero Massimo Mariotti, Consigliere Comunale di Verona, prima nel MSI poi in AN, assieme allo stesso TOSI dal 1994.

“Pur appartenendo a partiti diversi  è proprio perché lo conosco da tanto tempo - ha spiegato Mariotti - condividendo tante battaglie, sia quando eravamo in maggioranza sia quando facevamo opposizione alle amministrazioni di centrosinistra, che sostengo la sua candidatura. Flavio ha sempre lavorato sodo, con passione, nell’esclusivo interessa dei suoi concittadini. E‘ uno dei pochi politici che non si dimentica di chi lo ha eletto, mantenendo uno stretto contatto con la gente. Con lui stiamo condividendo, il progetto della Fondazione “Ricostruiamo il Paese” che lo sta portando a parlare con amministratori e realtà di tutta Italia, per cui ecco che la sua candidatura assume un significato particolare che va ben al di là del valore di questa tornata elettorale”. A ribadirlo lo stesso Flavio Tosi il quale ha chiesto un voto a livello personale : “La mia candidatura va vista anche nell’ottica delle Primarie di un centrodestra che va completamente rifondato”, ha precisato. “Io mi sono messo a disposizione proprio per sollecitare il dibattito ed l’interesse tra l’elettorato che non vota a sinistra e che magari ultimamente appare sfiduciato. Una mia affermazione personale, dunque, anche grazie al sostegno di chi non ha mai votato Lega, assume questo preciso significato.”  Un partito, la Lega Nord, che negli ultimi anni si è molto avvicinato al Front National di Marine LE PEN. “Sono sempre più convinto - continua Mariotti - che a questo nostro amato quanto squinternato paese serva infatti una Destra seria, moderna, che abbia senso dello Stato e della Nazione, che privilegi veramente l’interesse comune e non quello individuale. Una Destra che crei selezione e non appiattimento, dove si vada avanti per merito e non per raccomandazioni. Una Destra aperta alle necessità sociali e alla solidarietà concreta, ma che al di fuori delle emergenze difenda e tuteli prima di tutto gli italiani in Italia ed all’estero, che anteponga quindi le necessità dei cittadini italiani alle orde che arrivano attraverso le maglie troppe larghe di una immigrazione selvaggia figlia di norme ipocrite, demagogiche e confuse. In Italia come in Europa, c’è spazio oggi per una Destra visibile, chiara, aperta nella testa e non chiusa nella nostalgia, capace di confrontarsi con la sinistra con competenza e senza remore culturali”.

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