La cronista e i tifosi del Vicenza Calcio: la sua domanda soft e il loro calcio al sedere
Lunedi 21 Luglio 2014 alle 20:04 | 0 commenti
"All´unica domanda su quando sarebbe stato riconvocato il Cda, rinviato per suoi improrogabili impegni di lavoro, il presidente è stato evasivo: «Deve essere riaggiornato, verrà fatto più avanti»": il presidente era (e, per i tifosi, purtroppo rimane) quello del Vicenza Calcio, Tiziano Cunico, il Cda era quello che aveva convocato per chiedere lumi sulla trattativa segreta (e ancora una volta farsesca) per cedere il club all'ennesima cordata.Â
Il prode Cunico lo aveva convocato, aveva confessato a Massimo Manduzio che lo aveva sfidato, dopo o con noi non importa, alla chiarezza, perchè era incazzato (adirato, pardon) con i suoi altrettanto amati predecessori Sergio Cassingena e Danilo Preto e con Antonio Segalla, il sindaco" principe e onnipresente in tutta o quasi la nebulosa... galassia societaria dei tre sodali burattinai delle infelici sorti biancorosse.
Il re dei Byngo, che pure per il mestiere che fa dovrebbe essere smaliziato non poco, era adirato perchè lor signori lo avevano tenuto all'oscuro, poareto, di tutto.
Cunico convoca il Cda, Tiziano lo rimanda e la nostra cronista insieme e davanti a colleghi estasiati al cospetto di cotanto vertice societario fa una sola domanda.
"Perchè non ve ne andate tutti?" avreste pensato voi tifosi incalliti che a migliaia ancora siete pronti a pagare il biglietto per masochistico affetto verso una squadra che non meritava non la C, nel calcio e nella vita ci sta, ma la sufficienza con cui ora è guardata nell'ambiente che è allibito per la tragicommedia che ogni anno gattopardescamente si replica.
La domanda non era quella di cui sopra ma quella farisaica, come la risposta, di cui abbiamo letto nel giorno del raduno ma che vi riferiamo solo oggi perché speravamo fosse solo rinviata di qualche giorno quella vera per rispetto di Lopez e dei suoi giocatori che iniziavano a sudare. Per se e per i tifosi.
Siamo amareggiati perché a questo punto se anche la più  nota giornalista di calcio di Vicenza non ha il coraggio di fare le domande che farebbero i tifosi/lettori, non perché non le vengano in mente ma, magari, solo per rimanere l'interlocutrice privilegiata sulle banalità del calcio biancorosso quotidiano, quelle domande potrebbero farle fra poco direttamente i tifosi arrabbiati.
Magari accompagnate da un bel calcio... al sedere.
Speriamo solo metaforico.Â
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