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Zan-no - La Commedia dell'Arte torna in Giappone. Tra maschera tradizionale e Digital Storytelling. Era il 1988 quando la storica compagnia di Commedia dell'Arte de La Piccionaia portò per una tournèe di 15 giorni in Giappone le maschere di Arlecchino, Zanni e Pantalone, raccogliendo un grande successo insieme alla mostra delle maschere di Donato Sartori.

A 26 anni di distanza le maschere ritornano nel paese del sol levante nella collaborazione con la bolognese Fraternalcompagnia, dal 13 al 23 marzo a Yamagata ed a Sakai con lo spettacolo Zan-no. 

Lo spettacolo ZAN-NO raduna diverse tecniche, cercando di mantenere un legame forte con la Commedia dell’arte con l'inserimento e la sperimentazione di linguaggi vicini al pubblico contemporaneo. Si tratta della ricerca di una convivenza tra la grande forza espressiva di uno dei momenti più alti della tradizione teatrale italiana e le possibilità che offrono i mezzi di concezione moderna. 

Per questo è nata la collaborazione sul piano scenografico con la Piccionaia e il suo direttore artistico Carlo Presotto.  

La tecnica del Digital Storytelling, sfrutta il normale fondale di Commedia dell’arte come strumento drammaturgico, ed attraverso video, animazioni, teatrali, uso delle ombre e dell’interazione tra attori e video, ambienta e definisce la storia diventando una ulteriore "maschera elettronica". 

La drammaturgia del testo gioca su due linguaggi teatrali che hanno una vicinanza storica e di contenuti come la Commedia dell’arte e il KyogenGiapponese, portando in scena nel finale della piece un famoso Kyogen intitolato "Busu". 

I personaggi dello spettacolo appartengono a entrambe le culturale accanto agli Zanni, al Capitano, al Vecchio e alle figure femminili della Commedia compaiono Il Samurai, lo Shogun, il Maestro della cultura Giapponese. 

Hanno collaborato alla preparazione dello spettacolo : Massimo Macchiavelli (testo, regia, attore) Tania Passarini( attrice coreografie) Cristina Coltelli (attrice) Carlo Presotto (Digital Storytelling), Romilda Zaccaria (costumi), Matteo Ferrari (tecnico) e con la consulenza di Andreij Lepraski  e dell’Accademia di Belle arti di Bologna.

Hanno partecipato all’organizzazione della Tourneè e alla produzione dello spettacolo la Regione Emilia Romagna, la Piccionaia dei Carrara, l’Accademia di Belle arti e ha dato il proprio patrocinio il Comune di Bologna.